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Alessandra Todde, la decisione della Giunta delle Elezioni ribalta il quadro: verso il "momento cruciale"

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È partito l'iter per chiarire il futuro della governatrice della Sardegna, Alessandra Todde. La Giunta delle elezioni del Consiglio regionale, dopo la prima riunione che si è tenuta oggi, ha deciso di attendere il deposito del ricorso annunciato dalla presidente della Regione Sardegna contro l’atto con cui il Collegio di garanzia elettorale ne ha invocato la decadenza per gravi irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali del 2024. I legali di Todde hanno tempo fino al prossimo 3 febbraio - 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza/ingiunzione - per impugnarla davanti al giudice ordinario. È fissata, quindi, per il 4 febbraio la prossima seduta della Giunta delle elezioni, chiamata a formulare una valutazione e un proposta da sottoporre all’Aula del Consiglio regionale sulla richiesta di decadenza.

"In questa prima riunione", ha spiegato Giuseppe Frau, presidente della Giunta delle elezioni e vicepresidente del Consiglio regionale, "abbiamo analizzato il panorama generale dell’ordinanza stessa. Abbiamo deciso di attendere l’impugnazione, con il ricorso che, eventualmente, presenterà la presidente della Regione. Quello sarà un momento cruciale. Abbiamo aggiornato i lavori al 4 febbraio prossimo, vista la scadenza dei termini per la presentazione del ricorso, fissata per il 3 febbraio".

Gianluca Mandas, vicecapogruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, ha confermato che "sicuramente la presidente farà un ricorso, perché è opportuno e doveroso che si difenda". "Se lo riterrà opportuno", ha prospettato l’esponente del Movimento cui Todde appartiene, "verrà in Consiglio regionale e noi l’ascolteremo con estrema disponibilità e valuteremo". "L’atto non è ancora definitivo. Ci sono diverse strade che verranno percorse, come immagino quella del ricorso da parte della presidente. A quel punto la stessa Giunta delle elezioni avrà più chiara la situazione", ha aggiunto Mandas. "Stiamo parlando di una questione unica, per cui bisogna essere cauti, ponderati e fare i giusti passi". Il neo vicepresidente Stefano Tunis ha sottolineato: "Non esiste nessuna possibilità di andare oltre dei tempi ragionevoli per la presa d’atto da parte del Consiglio regionale sulla decadenza di Todde e di conseguenza sulla fine della legislatura. Esiste soltanto un altro giudice che possa dire che non va applicato il dispositivo dell’ordinanza e ingiunzione. Quindi, in assenza di un ricorso o di una pronuncia favorevole, la Todde va dichiarata decaduta e il Consiglio regionale può semplicemente prenderne atto". Alessandro Sorgia (Lega, capogruppo del Misto) ha premesso di non voler entrare, in questo momento, "nel merito della discussione sugli atti che sono pervenuti". "Di sicuro, siamo in presenza di dilettanti allo sbaraglio e, chiaramente", ha ribadito, "non è semplice portare avanti la legislatura con persone che non hanno competenza neanche sul presentare un rendiconto". 

 

 

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