Così Tripodi smascherò i voltagabbana del Partito comunista
Il tema di valorizzare la cultura alternativa al marxismo è presente a destra non certo da oggi. Personaggi che si impegnarono in tal senso sono ormai del tutto colpevolemnte dimenticati dagli eredi oggi al governo ma pure hanno dato un contributo fondamentale tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso. Tra questi una menzione particolare la merita Nino Tripodi, fondatore dell’istituto nazionale di Studi Politici e Economici (Ispe) che si avvaleva della collaborazione di uomini come Ettore Paratore, Alfredo Cattabiani e Gioacchino Volpe.
A Tripodi è dedicato un libro, Il realismo della politica di Rodolfo Sideri (ed. Settimo Sigillo, che sarà presentato il 23 gennaio nella sede di An in via della Scrofa) che ne ricostruisce la biografia intellettuale a partire dall’attività nei Guf fino al ruolo di direttore del Secolo d’Italia (1979-1983) che vide l’introduzione dell’inserto cultura nel giornale di partito. Morì, forse non a caso, nell’anno, il 1988, che vide la scomparsa anche di Pino Romualdi e Giorgio Almirante (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente su Liberoquotidiano.it e leggi l'articolo integrale di Annalisa Terranova