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Pier Luigi Bersani la spara grossa a Otto e Mezzo: "Ho sentito cose stravaganti da Meloni"

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Pier Luigi Bersani va a Otto e Mezzo dopo la conferenza stampa annuale di Giorgia Meloni e che fa? Le spara grosse sul premier: "Della conferenza stampa di Meloni mi hanno colpito due cose. La prima è l’assoluzione con benedizione di Trump e Musk; parlano come fossero il dottor Stranamore e lei minimizza quanto dicono. Altra cosa che mi preoccupa persino di più è che non ho sentito una parola o un’idea che riguarda la vita comune dell’Italia: sanità, lavoro, industria, trasporti. Vuole dire qualcosa a riguardo? Niente, zero. A me fa abbastanza impressione. Fa una conferenza l’anno e non si dovrebbe rivolgere solo ai giornalisti che chiedono di Trump ma anche agli italiani, che sono piuttosto preoccupati".

Poi a corto di argomenti è andato sui grandi classici: "Su Musk ho sentito cose stravaganti da Meloni. Si salva sempre in corner tirando in ballo Soros. Ma Soros con Musk c’entra come il burro con la ferrovia. Soros è monopolista di un’infrastruttura satellitare mondiale? È dentro l’amministrazione americana? È parte del sistema industriale americano?È padrone di una piattaforma e di un algoritmo come quello di X?".

E ancora: "Non sono fan di Soros, ricordo che ha speculato contro la lira, ma quanto vale in termini di patrimonio rispetto a Musk? Quanti soldi vale l’appoggio di Musk a Afd in Germania? Visto che stanno riflettendo sul fare un accordo con Starlink, ricordo alla presidente del Consiglio che in Italia sulle infrastrutture di rete, che si parli di energia o telecomunicazioni, non accettiamo che un privato abbia il controllo e interveniamo con un sistema di autorità. Adesso dovremmo obbligarci su questioni strategiche con un sistema in mano a un privato che potrebbe interrompere quando vuole il servizio. Il sistema gps più di una volta è stato interrotto, e non è di un privato ma dell’amministrazione americana". Infine ha aggiunto: "Abbiamo il Pil che cresce di 0,5% e l’occupazione sale del 2%, quell’1,5% di differenza dovrebbe essere il punto della situazione. Ci dice cha abbiamo un lavoro pagato, sottopagato, precario, che sta calando la produttività, e questo è un guaio. Non c’è da stupirsi se stiamo andando giù nella qualità del lavoro. Vogliamo discuterne? Non chiedo la bacchetta magica ma vorrei un governo che almeno ne parli". Solita propaganda. 

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