Angelo Bonelli surreale su Cecilia Sala: "Avevo preso un impegno". La liberazione? Anche merito suo...
Cecilia Sala è a casa. Il lavoro del governo e della diplomazia italiana è stato tecnicamente perfetto. Ma a quanto pare la sinistra non ce la fa e continua a rosicare. L'anno per la premier si è aperto col botto: i dati record sull'occupazione, il viaggio negli Stati Uniti da Trump e ora la liberazione di Cecilia Sala, tutto in appena 9 giorni. E Angelo Bonelli mastica amaro: "Avevo preso un impegno con Mantovano che oggi possiamo rivelare, visto che situazione si è conclusa felicemente. Il 27 dicembre Mantovano mi chiamo', come ad altri leader di opposizione, informandomi dell'arresto di Cecilia Sala, e chiedendo una sorta di cooperazione. Noi abbiamo accettato. Devo dire che la prima reazione sarebbe stata quella di andare a protestare sotto l'ambasciata dell'Iran ma non lo abbiamo fatto. Abbiamo tenuto un basso profilo, anche prendendoci alcune critiche. Siamo felici della cooperazione data: Cecilia Sala, una cittadina italiana, e' tornata rapidamente a casa e di questo noi abbiamo dato atto al lavoro di intelligence della nostra diplomazia e al governo", è la premessa.
E fin qui, si fa per dire, nulla di strano. Ma le parole pronunciate da Bonelli a "Specchio dei tempi", su RaiNews24 in realtà sono un clamoroso autogol. La Sala è a casa anche perché lui ha evitato di protestare davanti all'ambascauata iraniana il tutto dopo la richiesta del silenzio da parte del governo ma soprattutto dopo l'invito a moderare i toni da parte della famiglia Sala.
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Poi lo stesso Bonelli ha aggiunto: "La liberazione di Abedini sarebbe un'operazione di sano realismo. La diplomazia serve anche a questo, a ottenere dei risultati ed evitare che le situazioni si inaspriscano. Non dobbiamo dimenticare e anzi, dobbiamo continuare l'azione per la tutela dei diritti umani in Iran. Migliaia di prigionieri politici, migliaia di donne che si battono per i propri diritti, sono nelle carceri iraniani in condizioni drammatiche su cui viene esercitato una violenza inaccettabile. Su questo noi non possiamo assolutamente recedere di un millimetro".
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