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Alessandra Todde, "un caso di decadenza piena": il giudice che la affonda, ecco quando può cadere

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"Questo è un caso di decadenza piena. Le spese vanno tracciate tramite il conto dedicato e certificate, asseverate mano mano dal committente. Nel caso della Todde niente di tutto questo sarebbe stato fatto": a dirlo l'avvocato Sergio Santoro, giurista esperto di diritto amministrativo nonché Presidente onorario del Consiglio di Stato. Intervistato dal Tempo sul caso della governatrice della Sardegna Todde, dichiarata decaduta dalla sua carica per presunte irregolarità nelle spese elettorali, Santoro ha spiegato che gli errori della presidente - che lei in ogni caso ha negato, annunciando già un ricorso - potrebbero essere dovuti "a superficialità, a una scarsa attitudine amministrativa. Si sconta il noviziato, per intenderci". 

L'esperto, poi, ha parlato di tempi e possibili scenari: "La presidente Todde ha impugnato il provvedimento presso il Tribunale di Cagliari. I tempi per esaminarlo saranno veloci. Se fosse tutto confermato, non vedo alternative: si tornerà a votare per la Regione Sardegna, in primavera". Secondo Santoro, la Todde adesso potrebbe salvarsi solo "dimostrando che c’è stato un errore, una svista da parte dell’organismo di controllo. Ma ho letto gli atti della Corte d’Appello di Cagliari, tra l’altro composta nella sua massima espressione da giudici autorevolissimi, e devo dire che la delibera con cui sanzionano la decadenza è molto precisa e motivata. Come diciamo noi, scritto in punta di diritto". 

 

 

 

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