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Matteo Salvini: "A far tornare Milano sicura sarà il prossimo sindaco"

Fabio Rubini
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Ministro Salvini i fatti di piazza Duomo a Milano, con gli insulti all’Italia e alle forze dell’ordine e altri episodi simili, hanno riaperto il dibattito sulla concessione della cittadinanza e sullo Ius soli, Ius scholae, o come lo si vuole chiamare. Che ne pensa?
«La Lega, anche su questo, non ha mai cambiato idea. La cittadinanza non può essere un regalo, va meritata e chiesta da chi vuole davvero integrarsi nel nostro Paese, non può essere accelerata o peggio omaggiata a fini elettorali. Le immagini degli ultimi giorni sono vergognose ma purtroppo non mi sorprendono, insieme ad Oriana Fallaci siamo stati i primi, e spesso i soli, a denunciare il rischio che il fanatismo islamico rappresentava per la nostra vita. La soluzione? Quello che la Lega ha fatto e fa da sempre: blocco degli arrivi dei clandestini, più controlli, espulsioni, più fondi e sostegno alle forze dell’ordine, estendendo l’uso del Taser, la pistola elettrica. Che alcuni teppisti di capodanno siano già stati presi ed espulsi è un’ottima notizia».

Sulla notte di capodanno in piazza Duomo il Viminale si è subito mosso e i primi responsabili sono già stati individuati. Secondo lei serve un inasprimento dei decreti sicurezza per far sì che poi i provvedimenti presi abbiano un’effettiva esecuzione?
«L’urgenza è di approvarli definitivamente anche in Senato, non si può più perdere tempo. Alcuni emendamenti della Lega che aumentano la tutela (anche legale) per le forze dell’ordine sono attesi da tempo. Oggi, se un delinquente finisce nei guai ha l’avvocato pagato dallo Stato, un poliziotto o un carabiniere invece no. Grazie alla proposta della Lega in approvazione, non sarà più così».

Ad aggravare la situazione, è arrivata ieri la denuncia di due ragazze che sarebbero state molestate sessualmente proprio nella piazza milanese...
«Sono sconcertato per la notizia. In diverse periferie, e putroppo ormai non solo in quelle, occorre intervenire col pugno di ferro e ristabilire leggi, ordine e rispetto. A qualunque costo, prima che sia tardi, prima di ritrovarci ospiti in casa nostra...».

Dopo i fatti di Milano ha colpito il silenzio di Beppe Sala (ma anche quello dell’arcivescovo Delpini). Come legge questo distacco del sindaco?
«So che il sindaco è molto impegnato ad inseguire chi fuma una sigaretta al parco o in strada, a rallentare ogni ipotesi di avere un nuovo stadio e a litigare col Pd.
Evidentemente la sicurezza per lui non è una priorità, sia al Corvetto che in Duomo. Molti agenti della Polizia Locale potrebbero e vorrebbero lavorare di più e meglio, ma sono utilizzati per fare altro».

A proposito di questo, nel suo discorso al congresso della Lega Lombarda, si è dato come obiettivo quello di riprendersi la città dopo tre mandati a sindaci di sinistra. Come centrodestra state già affrontando la questione? E se sì, con quali tempistiche prevedete di annunciare il candidato sindaco?
«Abbiamo il dovere di essere rapidi e concreti, visto che in passato non sempre lo siamo stati, e sto già lavorando per arrivare ad una scelta condivisa con gli alleati entro pochi mesi. Donne e uomini in gamba, con la voglia di rilanciare la nostra grande Milano insieme alla Lega, non mancano per fortuna. Tra insicurezza e viabilità nel caos, tra blocco nell’edilizia e commercio da tutelare, la città va rimessa sui giusti binari».

In Germania uno dei temi della campagna elettorale, non solo di Afd, è quello della reimmigrazione, cioè dei rimpatri per chi è nel Paese illegalmente. La Lega cosa ne pensa?
«Auguro ai tedeschi di non essere fermati da giudici politicizzati come troppo spesso accade in Italia. Detto questo, in tutto il mondo si sta affermando l’esigenza di garantire protezione e sicurezza, allontanando i delinquenti che non condividono i valori occidentali e le leggi».

Dopo le numerose fake news sul nuovo codice della strada, ha dato mandato agli avvocati del Mit di agire. Si aspettava questo accanimento così su un’iniziativa che mira a salvare vite?
«Sono molto soddisfatto perché nelle prime settimane con il nuovo Codice in vigore sono diminuiti incidenti, morti e feriti, come confermato dai dati della Polizia Stradale. Sono invece sorpreso e amareggiato perché partiti, tivù e giornali di sinistra, anziché apprezzare e aiutare la volontà di salvare vite intervenendo ad esempio sull’uso scorretto dei cellulari al volante e sull’abuso di droghe, hanno fatto solo polemica e sparato balle spaziali su vino e alcool in genere, sui cui limiti di consumo non abbiamo cambiato nulla. Certa sinistra vorrebbe rendere legali alcune droghe, io sono assolutamente contrario. Utile sarebbe invece regolamentare e togliere dalle strade la prostituzione, riconoscendo e tutelando la professione, con controlli sanitari e facendo pagare loro le tasse».

I sondaggi sembrano premiare le politiche della Lega. Quali sono le priorità del suo Movimento per il 2025? E quelle da ministro?
«La gente apprezza la nostra serietà, il nostro coraggio e la nostra concretezza, ne sono felice. Se devo scegliere una priorità in campo economico, stiamo lavorando su una nuova e definitiva rottamazione delle cartelle esattoriali, con rate uguali da rimborsare in almeno dieci anni senza more o sanzioni, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà. Nei primi mesi dell’anno comunque faremo il congresso della Lega, programmatico ed elettivo, per ripartire con ancora maggiore slancio e compattezza. La Lega oggi ha 500 bravi sindaci al lavoro in tutta Italia, migliaia di amministratori locali e regionali, decine di migliaia di iscritti, tantissimi ragazzi che aderiscono a Lega Giovani. Chi lavora raccoglie, e anche al Ministero conto che gli oltre 1.000 cantieri aperti sulla rete ferroviaria, e gli altri 1.000 sulla rete autostradale, uno sforzo lavorativo senza precedenti, renderanno l’Italia più moderna, veloce e sicura».

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