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"Completato lo sgombero delle Vele". Scampia, altro colpo su "Gomorra": interviene il governo
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È stato completato lo sgombero delle vele di Scampia, quartiere a Nord di Napoli, con gli ultimi undici nuclei familiari che vivevano nella Vela Rossa. Un punto importante per procedere alla demolizione di due delle tre Vele ancora esistenti e della ristrutturazione della Vela Celeste, dove l’estate scorsa a fine luglio un crollo ha determinato la morte di tre persone e 12 feriti. Proprio la tragedia avvenuta circa sei mesi fa ha accelerato la liberazione totale dei tre edifici occupati complessivamente da circa 2000 persone e modificato il piano del progetto Restart Scampia, per cui le famiglie avrebbero lasciato gli alloggi dopo l’attribuzione di una nuova casa, in fase di realizzazione.
Adesso tutto avverrà in contemporanea e le famiglie sgomberate hanno e avranno la disponibilità di un supporto economico per l’autonoma sistemazione fino a quando sarà consegnato il nuovo alloggio o una sistemazione alternativa. "Grande soddisfazione per il completamento dello sgombero delle Vele di Scampia, operazione decisiva per avviare il progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana di un territorio complesso ma che può cambiare volto. Con determinazione, costanza e impegno. Scampia-Secondigliano è anche una delle sette aree di recente individuate dal Governo dove poter replicare il modello già sperimentato con successo a Caivano", ha scritto sui social lapremier Giorgia Meloni. "Ringrazio il Ministro Piantedosi, il Prefetto di Napoli, il Sindaco, le Forze dell’ordine e tutte le Istituzioni coinvolte, che hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo. Lo Stato c’è, e sta dalla parte dei cittadini onesti e di chi ha bisogno, e non ha intenzione di indietreggiare di fronte al degrado, all’illegalità e all’abusivismo", ha aggiunto.
E pensare che qualche tempo fa Roberto Saviano tuonava: "Cosa avete fatto per Scampia, oltre a scrivere che è stata infangata? Cosa avete fatto per gli abitanti di Scampia oltre a dire che non meritavano di essere accostati ai clan e alla faida che ha devastato il loro quartiere e marchiato le loro vite? Cosa avete fatto per rendere la periferia di Napoli non più un ghetto? Perché questa cosa va detta chiaramente, va urlata perché tutti sappiano: la periferia di Napoli è un enorme ghetto che circonda il centro della città, che si sente assediato. I napoletani dei quartieri "alti" si lamentano finanche dell'esistenza di una metropolitana che collega Piscinola e Scampia al Vomero, che vorrebbero chiuso in una campana di vetro, via chi può rovinare l'idillio. Io, a 26 anni, a portare attenzione e luce su un quartiere devastato ci ho provato e ho avuto la vita rovinata. Voi, esattamente, cosa avete fatto?''. Oggi la risposta chiara di palazzo Chigi. E anche Rutolo si era unito al club delle lagne: "
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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