Matteo Renzi, il retroscena di Ignazio La Russsa: "Ecco perché si è arrabbiato con me"
"Cercava la rissa. Sinceramente, però, sapendolo bravo nell'invettiva, mi aspettavo qualcosa di più originale. L'ho trovato un segno di decadimento, chissà quando avrà la mia età". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un'intervista su Il Corriere della Sera, sul botta e risposta durante le dichiarazioni di voto sulla manovra a Palazzo Madama.
La "verità", sottolinea La Russa, è che Renzi è andato "in bestia" perché "sabato in Aula c'era una disattenzione totale mentre Renzi parlava, difendendo - io dico pure 'legittimamente' ? I suoi redditi guadagnati all'estero". Sull'epiteto "Camerata", il presidente del Santo commenta: "Quello che ha detto mi è scivolato addosso. Sarei sordo per l'età? Io l'età non l'ho mai nascosta e anzi gli auguro di arrivarci come ci sono arrivato io. In crescendo. Ma lui promette male, visto che è passato dal 40% al 3% dei voti". E la battuta sull'età? "Non si è scusato, ma non mi sono offeso".
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Secondo La Russa, la verità è che "sabato in aula c'era una disattenzione totale mentre Renzi parlava, difendendo - io dico pure legittimamente - i suoi redditi guadagnati all'estero. Lui è abituato a fare interventi da senatore top. Tutti zitti ad ascoltarlo. Forse ormai non è più top. E poi stava parlando di una cosa noiosissima, la questione dei cachet che i parlamentari possono o non si possono prendere all'estero. Argomento legittimo, per carità, ma che non scalda i cuori. Così i senatori si erano distratti e non gli davano orecchio. Si deve essere indispettito".
Sul fatto che l'ex premier lo abbia definito un camerata, risponde: "Ognuno può chiamarmi come vuole, avrebbe potuto chiamarmi anche compagno, avrei avuto la stessa identica reazione. Forse sarebbe stato più corretto se mi avesse chiamato presidente. Al presidente, quando è in funzione, ci si rivolge con il termine presidente. Ma possiamo perdonargli anche questa". Poi conclude: "Pur nella totale diversità di opinioni, l'ho sempre rispettato. Addirittura una volta, quando mi chiesero con chi volessi andare a cena degli avversari, io risposi Renzi" ma ora non ci andrebbe più perché "mi annoierei".
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