Cecilia Sala incarcerata in Iran? Pd e M5s tirano in ballo il governo: "Agire subito", "Riferire in Parlamento"
Per Cecilia Sala si muove la politica. Arrestata a Teheran, la giornalista si trova in carcere dallo scorso 19 dicembre. Nonostante su disposizione di Antonio Tajani, l'ambasciata e il consolato d'Italia "stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio", Pd e Movimento 5 Stelle si rivolgono al governo. con toni concitati, quasi accusatori.
Elly Schlein ha dichiarato che "siamo molto preoccupati per il fermo in Iran della giornalista Cecilia Sala e seguiamo il caso da vicino e con grande apprensione. Chiediamo da subito al governo, con cui siamo già in contatto, di mettere in campo ogni iniziativa utile a far luce su questa vicenda, chiarezza sui motivi di questo trattenimento e, soprattutto, a riportare Cecilia Sala in Italia quanto prima".
A fare eco alla leader dem, il sindaco toscana Eugenio Giani, anche lui in quota Pd: "La detenzione di Cecilia Sala in Iran per il suo lavoro giornalistico è inaccettabile. Nel 2022, al Next Generation Fest, le abbiamo conferito il Pegaso, simbolo di libertà e coraggio. Oggi, il suo impegno ci sprona a difendere la libertà di stampa e i diritti umani. Uniti, chiediamo il suo immediato rilascio".
Cecilia Sala arrestata a Teheran, in carcere dal 19 dicembre: clamoroso, come lo si è scoperto
E ancora, non manca l'appello dei parlamentari del Movimento 5 Stelle: "Esprimiamo preoccupazione e condanna per l'arresto in Iran della giornalista Cecilia Sala, detenuta da una settimana in regime di isolamento. Chiediamo spiegazioni immediate al governo di Teheran, che deve rispettare la libertà di stampa e rilasciare immediatamente la nostra connazionale. Chiediamo al ministro degli Esteri Tajani di riferire subito in Parlamento".
A rassicurare le opposizioni, oltre al ministero degli Esteri, ci pensa Guido Crosetto. Il titolare della Difesa ricorda che "fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell'inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità iraniane, tutto il governo, in primis il presidente Giorgia Meloni ed il ministro Tajani, si è mosso per farla liberare". E sui social aggiunge: "Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro. Le trattative con l'Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell'opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un'azione politica e diplomatica di alto livello. L'Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada".