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Concertone di Capodanno, Gualtieri arruola la Notte della Taranta: il sindaco sbertucciato da tutta Italia

Andrea Valle
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Ha rischiato di cantarsela e suonarsela da solo. Di più: a un certo punto sembrava che a Roma il concertone di Capodanno saltasse. Sarebbe stato un capolavoro. Dopo la cacciata del rapper Tony Effe per mano del sindaco dem Roberto Gualtieri non voleva esibirsi più nessuno. E invece alla fine il concertone ci sarà e ci saranno anche i cantanti, che non è secondario.

La sera del 31 dicembre al Circo Massimo si alterneranno Gabry Ponte, la Pfm, l’Orchestraccia e l’orchestra popolare “La notte della taranta”. Lo ha comunicato ufficialmente, con un certo affanno, l’amministrazione comunale. Sul palco ci saranno anche Mariachiara Belardo e Don Cash. Si attende la conferenza stampa di presentazione dell’evento per capire cosa dirà il sindaco, negli ultimi giorni sbertucciato più del solito. Intanto sui social si grida già al «flop mondiale»: «Ma chi sono questi?». Ingenerosi.

«Per noi sarà il concerto più bello dell’anno», hanno assicurato Franz di Cioccio e Patrick Djivas, voce e batteria e basso della Pfm: in scaletta hanno alcuni pezzi di Fabrizio De André, che secondo i due «è stato il primo trapper della storia». In sostanza, per loro, è stato uno degli ispiratori di Tony Effe. Al concertone doveva esserci anche Mahmood, ma dopo la cacciata del collega ha rinunciato e sbattuto la porta. Idem Mara Sattei.

 

Ricordiamo l’impresa di Gualtieri, l’ultima di una lunga serie. Tony Effe era stato voluto proprio dal sindaco, il quale puntava a ingraziarsi l’elettorato più giovane. La politica si fa anche così. La partecipazione del rapper era stata sbandierata con orgoglio, per Gualtieri era un vanto. Solo che poi - dannazzione - si sono messe di mezzo le femministe indignate per i testi delle canzoni («Sono sessiste, misogene») e Gualtieri ha fatto dietrofront. Il caso ha scatenato una bufera mediatica. Le femministe hanno strillato le solite cose, e chi amministra la capitale si è subito piegato. Il risultato è che ha scontentato tutti. Il sindaco dem si è giustificato dicendo che «il concerto di Capodanno deve unire la città, non dividerla». La toppa però è stata peggio del buco, che è bello grande. Tony Effe si esibirà lo stesso a Roma, ma al Palaeur. Un contro-concerto sberleffo. «Non sarò da solo», ha detto nei giorni scorsi. Che abbia invitato a suonare Gualtieri?

 

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