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Bonelli, Salvini assolto e lui sbrocca: "Le zecche rosse"

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E non ci vogliono stare. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e sinistra, accoglie con mestizia la sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste" nei confronti di Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio nel processo Open Arms a Palermo.

"Le sentenze si rispettano e questa dimostra che i giudici agiscono nella loro autonomia. La destra non potrà dire che sono ‘zecche rosse’, affermazione purtroppo usata molte volte. Rimane inalterato il nostro giudizio politico: Salvini non ha difeso i confini dell’Italia, ha tenuto per settimane in mezzo al mare 147 naufraghi tra cui donne e bambini per meri calcoli elettorali", tuona il co-portavoce di Europa Verde. 

 

 

 

Neanche Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo e oggi in Avs, non molla l'osso: "I magistrati hanno svolto il loro ruolo e ritengo sia importante aspettare le motivazioni. L'assoluzione, però, non può prestare il fianco a facili strumentalizzazioni. Questa vicenda non deve e non può rimanere chiusa nelle aule di un tribunale. Richiama a una precisa responsabilità etica e politica: le vite dei migranti si salvano, le ong non si criminalizzano".

"Salvini - ha aggiunto Orlando - ha utilizzato questo processo contribuendo a minare la credibilità delle istituzioni e l'assoluzione, di certo, non cancella comportamenti inaccettabili in spregio della vita umana". 

 

 

 

Più paludato il commento del suo omonimo, Andrea Orlando, esponente di spicco del Pd nonché ex ministro della Giustizia: "Crediamo nella giustizia qualsiasi cosa dica". Almeno per qualche ora, perché da domani ricomincerà a sinistra il tiro al piccione contro Salvini nonostante l'assoluzione.
 

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