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Gualtieri e la censura a Tony Effe? La nemesi della sinistra "vittima" delle femministe
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La si chiami nemesi o contrappasso, perché se Tony Effe è un Leonardo Caffo minore, allora Roberto Gualtieri è un’imitazione di Chiara Valerio. Imitazione poco riuscita, s'intende, e giocoforza un po’ kitsch. E la si chiami dunque nemesi o contrappasso. O per essere più spicci la si chiami anche karma. La si chiami come si vuole quest'ennesima farsa romana – targata Pd – che consiste nella defezione di musici e cantanti. Nel gran rifiuto al Circo Massimo in solidarietà con il trapper Tony al secolo Nicolò Rapisarda. Il tatuato e cosiddetto “sessista” che sulle prime fu invitato a partecipare al concertone di capodanno, dall’assessore ai grandi eventi Alessandro Onorato, e poco dopo fu invitato a ritirarsi dal sindaco dem Roberto Gualtieri. Come in un’imitazione mal riuscita, appunto, di una stanca cantilena. Come in un vortice di cortocircuiti fatto di finte censure e di finte sommosse; di passi falsi che svelano il conformismo a sinistra e creano nuovi mostri di destra. Nuove categorie umane, un tempo feticci sinistrati (Caffo, Fedez e tutti i cantanti in rivolta), che ora vanno quasi tutti verso destra. O dannunzianamente verso la vita. Ma andiamo con ordine. (...)
Dai blog
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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