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Augusta Montaruli contro il Pd: "La vostra storia infinita è quella del rosicamento"

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Un giorno di battaglia in aula alla Camera, nel giorno del voto sulle comunicazioni del premier, Giorgia Meloni, alla vigilia del Consiglio Ue. Per onor di cronaca, Montecitorio ha approvato la risoluzione della maggioranza con 193 voti favorevoli e 118 voti contrari. Ma come detto, anche dopo le bordate volate dal palco di Atreju e le risposte delle opposizioni, alla Camera il clima era infuocato. Meloni ha picchiato durissimo contro il Pd, "le macumbe non funzionano", ha infilzato i dem per la loro continua narrazione catastrofista (nel mirino, in particolare, Bernardo Provenzano).

E durante il dibattito si è fatta sentire anche Augusta Montaruli, deputata FdI, che non ha fatto alcuno sconto. "A poche ore dall'approvazione delle risorse per il fondo morosità incolpevole, da me voluto e approvato con un emendamento alla manovra, fa impressione vedere come alcune giunte comunali facciano ricadere la colpa sul governo per fondi che gli stessi enti locali non erogano: è il caso di Torino, dove la maggioranza guidata dal sindaco Pd Stefano Lo Russo, insiste nel sostenere che le risorse del Comune le ha tagliate il governo. Con molta chiarezza, secondo l'emendamento a mia firma appena approvato, ribadisco che il governo c'è e le risorse le ha messe", ha premesso Montaruli, vicecapogruppo alla Camera di FdI.

 

E ancora: "Con questo emendamento, per il 2025 ci saranno 10 milioni di euro per il fondo morosità incolpevole e 20 milioni di euro dal 2026 e per gli anni seguenti, sempre che non si decida, più avanti negli anni, di rifinanziare la misura che indubbiamente può esser accresciuta e migliorata; stante la capacità economica del nostro Paese. Investire sulle politiche abitative - sottolinea la deputata - non significa aspettare quello che fa il governo: ci sono molte giunte comunali che hanno approntato delle soluzioni di sostegno per la morosità incolpevole. E c'è chi invece usa la non volontà di trovare soluzioni per muovere accuse. Io voglio essere vicina agli enti locali, ma soprattutto ai proprietari e agli inquilini più fragili, che rischiano di ritrovarsi senza un'abitazione dal giorno alla notte. La casa è troppo importante, per chi non ce l'ha. La verità non può essere piegata, è un dato oggettivo a cui guardare, lo dico alla sinistra, che forse questo emendamento lo avrebbe voluto", ha rimarcato.

Ma è stato quando ha parlato del quadro europeo, della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione, che la Montaruli ha picchiato durissimo. "Oltre alla nostra storia infinita esiste un'altra storia infinita, la storia infinita delle sinistre che è quella del rosicamento. E il più grande rosicamento lo hanno avuto quando hanno visto il commissario Fitto ricevere le deleghe da Ursula von der Leyen", ha concluso Montaruli.

 

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