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Dopo Zaia il Veneto a Fratelli d'Italia? "Plausibile"

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«È plausibile» che il prossimo candidato del centrodestra a governare il Veneto sia un esponente di Fdi. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rispondendo alle domande del presidente dell’Associazione stampa parlamentare, Adalberto Signore, durante lo scambio degli auguri di fine anno. «Stimo molto Zaia», dice la seconda carica dello Stato, «ma ritengo plausibile che il prossimo candidato sia di Fratelli d’Italia, visto che ha superato il 30 per cento di consensi in regione».

L’esponente di Fratelli d’Italia propone anche una riforma al quorum necessario affinché siano validi i referendum abrogativi, oggi pari al 50% più uno degli elettori. «Vista la percentuale di votanti nell’ultima elezione, la mia valutazione è che il referendum si possa ritenere valido se va a votare un elettore in più del 40%». Quanto alla riforma che dovrebbe introdurre il premierato, ferma da mesi, La Russa svela un retroscena.

 

 

 

Quando chiese ad «alti esponenti del governo» perché non avessero puntato sull’elezione diretta del Capo dello Stato (da lui preferita), gli fu risposto che il premierato era stato scelto «per cercare di avere il dialogo con l’opposizione». Anche se «così non è stato», nota con rammarico. «Se fosse stata proposta l’elezione diretta del Capo dello Stato, non credo che ci sarebbe stata meno avversione». Il rallentamento dell’iter è comunque «necessario», anche perché qualcuno aveva «paventato» che l’approvazione della riforma avrebbe «messo a rischio la legislatura», decretandone la fine anticipata. Meglio prendere tempo, quindi.

 

 

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