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Montanari a PiazzaPulita, "avete visto i manifesti di Atreju?": ossessione nera

Roberto Tortora
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Anche quest’anno, come accade ormai da 26 anni, si celebra la settimana di Atreju, manifestazione politica organizzata dai giovani militanti dei partiti di destra italiani. Luogo prescelto il Circo Massimo a Roma. È solo una questione di grande capienza, per chi conosce l’area, o c’è anche un simbolismo occulto dietro questa scelta? È la domanda che a PiazzaPulita, programma di approfondimento politico di La7, il conduttore Corrado Formigli pone a Tomaso Montanari, storico dell'arte e saggista italiano, rettore dell'Università per stranieri di Siena: “La destra si auto-celebra ad Atreju, sul palco al circo massimo salirà la leader più forte d'Europa secondo Politico, cioè Giorgia Meloni, cosa ne pensa?”.

Montanari mostra un certo fastidio e dice: “Trovo impressionante che un monumento di quest'importanza sia chiuso e monopolizzato da un partito politico, dovremmo cominciare a pensare che la maggioranza dei votanti non è la Nazione, ci sono delle cose che dovrebbero restare fuori. Che cos’è il Circo Massimo? Ci aiuta la storia, perché ad Atreju si dice ‘siamo tornati’ nei manifesti? Bisogna ascoltarli, perché dicono la verità. Quell'area archeologica, ma adatta allo sport per dimensioni, venne inaugurata nel 28 ottobre del 1934 per i 12 anni della ‘Marcia su Roma’. Diventa, perciò, il luogo dove il partito nazionale fascista allestisce tutti i suoi villaggi più propagandistici e popolari, nel 1936 il governatorato di Roma cede l'area al partito. Le cose non avvengono mai per caso”.

 

 

 

Formigli aggiunge: “C'è un parlare a chi sa, un sottotesto in quello che non viene detto esplicitamente”. Montanari specifica: “Stiamo tornando, ce lo dicono chiaramente”. Formigli, però, fa notare una stortura: “Staranno anche tornando in un luogo così pieno di memoria, però un bel po' di sinistra ci va ospite, da Enrico Letta a Giuseppe Conte, fino a Goffredo Bettini, padre nobile della sinistra, grande capo della corrente romana del Pd. Proprio lui dice ‘non mi affiderei all'antifascismo per fare opposizione’ e giù applausi”.

 

 

 

A Montanari proprio non va giù: “Penso che facciano male ad andarci, non puoi dire da una parte che sono pericolosi per la democrazia - come ha detto molto bene Prodi questa è non-democrazia - e poi andare alle loro feste come non ci fosse nessun problema. La politica vive anche di simboli e i messaggi dovrebbero essere chiari e coerenti, c'è un momento per tutto nella vita, diceva De André che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”.

Tomaso Montanari e Atreju, guarda qui il video di PiazzaPulita su La7

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