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Salvini, "sconcertante e vergognoso, giù le mani dal presepe": chi finisce nel mirino

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"Giù le mani dal presepe!": Matteo Salvini risponde così a un articolo comparso sul quotidiano Il Domani dal titolo "Perché c'è ancora un presepe nell'atrio della nostra scuola?". La giornalista che ha firmato il pezzo, poi, definisce il presepe come "il ritratto di una comunità escludente e razzista". Parole che hanno fatto saltare dalla sedia il vicepremier nonché ministro dei Trasporti. Che in un post su Facebook ha scritto: "Una 'giornalista' dedica un intero articolo al ruolo del presepe, ritenendolo un 'ritratto di una comunità escludente e 'razzista'. Sconcertante e vergognoso".

"Giù le mani dal presepe, un simbolo delle nostre tradizioni ed un’espressione dell’identità italiana e cristiana da proteggere a tutti i costi da coloro che vorrebbero cancellare i nostri valori - ha proseguito il leader della Lega -. Voi lo avete già fatto? Commentate con le foto dei presepi nelle vostre case, scuole o piazze!". Con queste parole, dunque, Salvini ha voluto tutelare la tradizione del presepe nel Paese. Una tradizione con radici forti e antiche. 

 

 

 

In molti, sotto al suo post, gli hanno dato ragione: "La giornalista se si è dimenticata i valori cristiani oppure ha scelto di essere atea, può anche non visitare i presepi, può anche non farli a casa sua ma di sicuro non può e non deve assolutamente accusare di razzismo chi lo fa", ha scritto per esempio un utente nei commenti. A fargli eco un altro seguace di Salvini: "Le nostre tradizioni non si toccano, se entri nella casa degli altri devi entrare in punta di piedi con educazione e rispetto per gli usi e costumi di quel popolo. Mai mi sognerei di rivoluzionare le loro abitudini, sarebbe una mancanza grave. Chi accetta di integrarsi sarà il benvenuto, altrimenti a casa loro".

 

 

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