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Giorgia Meloni, vertice a 5 sulla manovra: "Alcuni aggiustamenti, ecco le priorità"

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Incontro a cinque per discutere della manovra: la premier Giorgia Meloni ha visto i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, insieme al leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. La riunione è durata poco più di un'ora. "L'incontro, svoltosi in un clima molto collaborativo, ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità": questo quanto riporta una nota di Palazzo Chigi.

La riunione è stata voluta dalla premier per preparare l'iter della manovra in Parlamento. Da domani, infatti, martedì 10 dicembre, la commissione Bilancio della Camera comincerà a occuparsi dei circa 250 emendamenti presentati. L'obiettivo è chiudere i lavori entro sabato notte, il 14 dicembre, e portare la manovra in aula lunedì 16. Domenica 15, invece, sono in programma la giornata finale di Atreju e il congresso della Lega lombarda. Dunque, una giornata impegnativa per due dei partiti della maggioranza. 

Al vertice a cinque di oggi, Forza Italia si sarebbe presentata con una richiesta: ridurre l'aliquota Irpef del secondo scaglione di un punto, dal 35% al 34%, utilizzando gli incassi del concordato preventivo biennale. La Lega invece avrebbe chiesto un'estensione della flat tax per chi ha un reddito da lavoro dipendente, facendo salire la soglia da 30 a 50mila euro; la riduzione della tassazione sulle criptovalute; e tre miliardi in più per il Ponte sullo Stretto. Tra le richieste di Noi Moderati, poi, l'aumento delle detrazioni scolastiche, l'aumento degli stipendi di infermieri e medici specializzandi e un sostegno alle piccole e medie imprese con il fondo di garanzia. 

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