Pd, l'ultima crociata: "Ritirate il calendario della Penitenziaria". Ma è un autogol: attacca pure la Cattolica
"Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta orale al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Giustizia a seguito della pubblicazione del video promozionale del calendario 2025 della Polizia Penitenziaria. Nel video vengono mostrate immagini da cui traspare un messaggio di mera repressione (utilizzo di manganelli, armi, scudi antisommossa etc) e che lascia basiti per le modalità di esibizione di forza violenta. Queste immagini non rendono merito al lavoro quotidiano di un Corpo preziosissimo per il funzionamento della macchina della giustizia del nostro Paese e ci chiediamo quindi se il Presidente del Consiglio e il Ministro condividono un prodotto editoriale lesivo della immagine e del prestigio della Polizia
Penitenziaria, che veicola un messaggio distorto e lontano dai principi e dai valori della carta costituzionale".
Così i senatori del Pd Cecilia D’Elia e Filippo Sensi lanciano l'ultima crociata del Pd. "Chiediamo, quindi, che si valuti l’opportunità di ritirare il prodotto in oggetto. È un tradimento della funzione rieducativa della pena sancita dalla Costituzione e dello stesso motto della polizia penitenziaria secondo cui garantire la speranza dei detenuti è il suo compito".
"Ma il Ministro Nordio ha visto il video che promuove il calendario 2025 dedicato alla Polizia Penitenziaria? Se lo ha visionato e approvato, sarebbe molto grave. Se non lo avesse visto, lo faccia, perché davvero l'immagine e il messaggio che manda hanno niente a che vedere con l'articolo 27 della Costituzione". Queste le parole del senatore Walter Verini, Segretario Commissione Giustizia e Capogruppo Pd in Antimafia che sia accoda.
"Dal video restano impressi solo armi, manganelli, scudi. E truppe d'assalto, assetti militari. Non c’è una immagine di un carcere. E nessuna che renda l'idea del lavoro importantissimo e difficile che le persone della Penitenziaria svolgono ogni giorno nelle carceri: anche quando devono far fronte a rivolte derivanti da drammatiche situazioni di sovraffollamento, con 85 suicidi! Ma quello della Polizia è un lavoro prevalentemente fatto di professionalità, dialogo con i detenuti. Che sono persone che hanno sbagliato, pagano un debito - troppo spesso in condizioni disumane - e che devono essere recuperate. Il messaggio che si trasmette è invece solo militaresco e repressivo, con colonna sonora marziale. Temiamo che anche dietro il video ci sia traccia della 'dottrina' Delmastro, che sembra concepire la pena non come giustizia e recupero, ma come vendetta o - peggio - come gusto della vendetta", ha concluso. E a chiudere questo cerchio delirante dei dem c'è anche un dettaglio da non sottovalutare: tra i crediti del calendario c'è anche l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ecco, ora l'autogol del Pd è completo.