Iolanda Apostolico, la voce indiscreta: "Chi è già pronto a darle la poltrona"
La voce è di quelle clamorose e pesanti, ma non proprio delle più inattese: secondo un indiscreto de Il Tempo, l'ormai ex giudice Iolanda Apostolico potrebbe presto trovare un nuovo prestigioso impiego. "La sinistra si indigna ma già pensa a darle una poltrona", scrive il quotidiano romano.
"La vergogna sono quei giudici che al posto di svolgere il loro dovere, facevano da suggeritori" alla sinistra, commenta sibillino Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. "Dopo Albano al fianco di Landini, non sarei sorpreso di vedere Apostolico candidata. Potrei trovarmela negli scranni del Parlamento".
"Perché ha lasciato la magistratura": Apostolico, la rivelazione di un "importante magistrato"
Insomma, a due giorni dall'addio ufficiale alla magistratura con il voto unanime del Csm (un solo astenuto), per la giudice diventata famosa nel settembre del 2023 per aver bloccato il trasferimento di 4 migranti al CPR di Pozzallo in quanto aveva giudicato "incostituzionale" e in contrasto con le norme Ue il Decreto Cutro approvato poche settimane prima dal governo di Giorgia Meloni potrebbero presto aprirsi le porte della politica. In che modo, è tutto da vedere.
Secondo Repubblica, la scelta della Apostolico sarebbe stata dettata dalla "paura di ridiventare un bersaglio" politico di Matteo Salvini e del centrodestra, anche non si sa per quale motivo. La Apostolico viene definita una donna "sensibile", molto attiva nel sociale e poco incline alla ribalta. Anzi, "alla gogna mediatica" come ha scandito Laura Boldrini, deputata del Pd. Per questo avrebbe detto basta, senza nemmeno aver raggiunto i requisiti per andare in pensione. E ora, a 60 anni, si troverebbe costretta a trovarsi un altro lavoro, anche se sempre Repubblica suggerisce che potrebbe realizzare finalmente il suo "vecchio sogno", diventare contadina e dedicarsi a un "fazzoletto di terra da coltivare". Addirittura.
Anche Magistratura democratica parla esplicitamente del timore di finire di nuovo nel mirino del centrodestra e della paura di venire colpita nella sfera privata. "Queste dimissioni - tuona Stefano Musolino, segretario di MD, la corrente politicamente più vicina al Pd - turbano l’intera magistratura. Il nostro ruolo comporta un’esposizione al giudizio pubblico. Tuttavia, quando questo non si confronta con gli argomenti esposti nei nostri provvedimenti, ma viene maldestramente orientato sulle nostre persone, è la nostra vita privata a essere esposta ad attacchi che generano effetti intimidatori".