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Debora Serracchiani, "prima di dirlo...". Come si auto-umilia il Pd su Ursula

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Il Partito democratico vota Ursula von der Leyern e la Commissione europea da lei presieduta, ma poi tifa contro la stabilità europea. Certo, ora che la governance dell'Ue si è spostata un tantino a destra - ma non può certamente definirsi "di destra" - per i dem e gli altri partiti del centrosinistra italiani sarà più difficile ricorrere al solito espediente del "ce lo chiede l'Europa". In fondo, già all'indomani del voto pro-Commissione Ursula, è iniziata la loro campagna elettorale per le prossime Politiche.

A L'aria che tira, il talk show politico di La7 condotto da David Parenzo, si è parlato di Unione europea e di stabilità politica. Per l'occasione è intervenuta anche Debora Serracchiani, che non ha avuto la minima esitazione a mettere in dubbio il futuro di questa Commissione Ursula 2.0.

 

 

"Prima di parlare di stabilità, direi che c'è ancora tanta strada da fare - ha spiegato la Serracchiani -. Insomma, questa Commissione europea parte con una maggioranza risicatissima. È quella che ha preso meno voti di sempre. Ci sono circa dieci voti di scarto, per cui non sarà facile mantenere questa cosiddetta stabilità per la presidente Meloni. Si sapeva che ha delle divisioni interne importanti e ha partiti che siedono all'opposizione in Europa. Per cui dire che sarà stabile mi sembra un po' eccessivo e anche un po' prematuro. Certo, se guardo quello che sta accadendo in Francia e in Germania - ha concluso - è ovvio che in questo momento diciamo se la passa un po' meglio".

L'aria che tira: l'intervento di Debora Serracchiani

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