Scioperi a dicembre, Salvini sfida i sindacati: "Sono pronto a intervenire"
"Sono soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani": il ministro dei Trasporti Matteo Salvini lo ha dichiarato in una nota a proposito della questione scioperi e della sua precettazione, che ieri, venerdì 29 novembre, ha ridotto l'agitazione sindacale da 8 a 4 ore. Il vicepremier, poi, ha anticipato che il suo comportamento sarà lo stesso in vista dei prossimi scioperi: "Il mio impegno non cambia in vista di dicembre, quando si contano già 15 scioperi proclamati, tra cui uno generale fissato il 13, guarda caso un altro venerdì, a pochi giorni dal Natale". Dunque la promessa del leader leghista: "Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini".
Intanto monta l'indignazione per la violenza che si è vista ieri, giorno di sciopero generale, in diverse piazze d'Italia, in particolare a Torino, teatro di duri scontri tra manifestanti e forze di polizia. "Mi sembra di tornare agli anni di piombo - ha detto in un'intervista al Tempo il vicesegretario della Lega Andrea Crippa -. L'odio sociale, generato da una certa sinistra, mette a repentaglio la vita di chi la pensa in modo diverso. Le foto bruciate di Meloni e Salvini sono minacce di morte. Così il clima diventa incandescente. Il Paese, invece, ha bisogno di soluzioni e non di violenza a cadenza settimanale, come avevano già dimostrato le proteste anti-Valditara".
Il problema, secondo Crippa, è che "Landini (segretario Cgil, ndr) è ai limiti della sovversione. Abbiamo visto per strada scene da vera e propria rivolta sociale. Una mobilitazione ideologica e politica ha rischiato di compromettere il diritto al lavoro di tanti nostri concittadini. Fortunatamente Salvini è riuscito a calmierare". Il vice del Carroccio, infine, ha sottolineato che "negli ultimi 25 mesi sono stati proclamati 1.342 scioperi, di cui 949 effettuati, in media 38 al mese. Così però il Pd e la Cgil non boicottano solo il nemico Salvini, ma fermano chi, ogni giorno, fa sacrifici e, considerando il periodo difficile, non può permettersi interruzioni o rallentamenti".