Corvetto, Ilaria Salis fomenta la rivolta: "La prima arma di chi non ha nulla"
Soccorso rosso, soccorso rosso: dopo le rivolte degli immigrati del quartiere Corvetto per la morte del 21enne di origine egiziana, non poteva far mancare la sua voce Ilaria Salis. L’eurodeputata di Alleaza Verdi Sinistra, eletta per evitare il processo in Ungheria, ha postato sui social una storia per esprimere la sua solidarietà dopo la morte di Ramy Elgaml. «Verità e giustizia. Ramy vive» sono le parole scritte dall’europarlamentare, seguiti da un cuore rosso e una colomba.
Insomma, uno slogan che si sarebbe potuto tranquillamente leggere durante le proteste che hanno messo sottosopra il quartiere del Corvetto dopo la notizia della morte del ragazzo. Nella storia Instagram della Salis compare anche un post di un altro profilo in cui si sostiene l’utilizzo della violenza come espressione legittima del dissenso: «La rivolta è l’ultima e la prima arma di chi non ha nulla: né privilegi, né status, né mezzi economici o politici».
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E ancora: «È l’esplosione di ingiustizie accumulate sottopelle, giorno dopo giorno. È il grido per un figlio, fratello, amico, giovane strappato alla vita e alle proprie comunità». Insomma, invece che abbassare i toni come chiesto dalla famiglia dello stesso ragazzo, la Salis rilancia e appoggia le violenze che hanno devastato il quartiere della periferia milanese durante lo scorso weekend.
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