Daniele Capezzone, "pranzo segreto Meloni-Mattarella: perché la notizia è uscita proprio ieri"
Quattro temi principali sui giornali. Il primo è il più vicino ai cittadini, il venerdì di passione dello sciopero indetto da Landini e Bombardieri. "L'elemento clamoroso", spiega Daniele Capezzone nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi, "è che i cosiddetti giornali maggiori decidono di occultarlo. Meglio non parlarne, come se non ci fosse".
"Ci hanno rotto i cog***i per un mese, Landini che sbraitava, la rivolta sociale, strepita, il posto fisso in televisione... E poi? Nel giorno in cui uno deve fare i conti con i disastri procurati da Landini: Corriere della Sera a pagina 38, La Stampa pagina 20, Repubblica pagina 28. Chi è peggio tra Landini e questi? Bella gara".
Altra questione "in dissolvenza", la rivolta di Milano. "L'obiettivo è attenuare, ridurre, minimizzare. E quando non si minimizza si chiama l'arcivescovo Delpini, l'autorità morale della città sentita da Repubblica, per dire che i giovani vanno ascoltati, che non è una Banlieue, che non c'è nessuna emergenza. Ve lo ricordate Delpini? Gelido nell'omelia funebre di Silvio Berlusconi e caldo con i maranza. Ma dove ca***zo vogliamo andare?".
Il pranzo Mattarella-Meloni. "E' dell'altro ieri, ma sapete perché è uscito ieri?". Quarto tema, le scaramucce nella maggioranza. "Raffaele Nevi, dirigente di Forza Italia, ha indirizzato una parola non garbata a Salvini, com'è come non è si è lasciato sfuggire un 'Salvini parac***to'. Salvini ha preso le cose sportivamente ed è peace & love anche l'intervistona che su Libero Mario Sechi fa ad Antonio Tajani. Insomma, è la giornata della distensione anche se sui giornali di sinistra si parla di rissa, faida e schiaffi".
— Daniele Capezzone (@Capezzone) November 29, 2024