Sciopero, Maurizio Landini minaccia ancora: "Rivolteremo come un guanto questo Paese"
Una giornata - l'ennesima - di scioperi quella di venerdì 29 novembre. In piazza a Bologna l'aizzatore delle piazze: Maurizio Landini. "Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone - premette il segretario della Cgil -. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un'altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l'idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione". Per il sindacalista quella di oggi "è una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Oggi inizia un percorso di mobilitazione".
Ecco allora che non può mancare l'attacco a Matteo Salvini. La colpa del ministro dei Trasporti? L'aver precettato lo sciopero. E poco importa a Landini e compagni se il Tar ha respinto il loro ricorso: "la risposta al governo è che le piazze non si precettano e qui si vede la partecipazione. Abbiamo già dati di adesione agli scioperi altissima, quindi è una giornata importantissima, la miglior risposta che ci può essere ed è il segno che la maggioranza di questo Paese chiede di cambiare delle leggi balorde e che il lavoro e la dignità delle persone tornino a essere al centro".
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Intanto è partito anche a Napoli il corteo per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra. Il corteo è partito da piazza Mancini e attraverserà l'intero corso Umberto I per arrivare a piazza Matteotti, dove si terrà il comizio conclusivo. Presente alla manifestazione di Napoli il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, accolto dai segretari generali di Uil Campania, Giovanni Sgambati, e Cgil Campania, Nicola Ricci. "Cambiare la manovra di bilancio", recita lo striscione alla testa del corteo.