Ursula Von der Leyen? "Il lato positivo": chi e cosa affonda dopo il voto di ieri
Quattro temi da affrontare sui giornali di oggi. Il primo: "Il via libera zoppicante e fatisco di Ursula Von der Leyen e della seconda Commissione Ue", spiega Daniele Capezzone nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi.
"Dieci voti più del margine, 30 in meno di quelli che Ursula singola candidata prese a luglio scorso. Già erano sbagliate le tesi di chi diceva dopo l'elezione di Trump 'adesso ci vuole l'anti-Trump!'. Già faceva ridere che un paralitico, cioè l'Unione europea, dovesse appendersi al lampadario e dovesse fare Tarzan. Che ora questo paralitico debba fare Tarzan in una simile situazione di debolezza politica fa ridere".
Prima la votano poi si auto-delegittimano: Pd, il suicidio perfetto su Ursula von der Leyen
"C'è però un lato positivo - sottolinea il direttore editoriale di Libero -. In queste condizioni è impensabile attuare le eco-follie green che la Ribera e altri volevano ammannirci. Peraltro Fratelli d'Italia e ECR decisivi: anche quelli che avevano demonizzato il ruolo del centrodestra italiano oggi devono forse rivedere le cose. E occhio a sinistra. Schlein dice al Domani 'questa non è la nostra connessione', mentre Travaglio cerca di schiacciare Schlein su Meloni e Von der Leyen dicendo 'siete intercambiabili'".
Scontri a Milano, con il Corvetto a ferro e fuoco: "Ordine di servizio sui tre principali quotidiani, nascondere tutto. Corriere pagina 20, Repubblica e Stampa pagina 19, dove i maranza diventano un fattore di moda, uno standard di lifestyle e outfit. Dove caz***o andremo a finire?".
"La vera notizia è il voto di Elly Schlein!": Italo Bocchino strapazza la dem, basta una frase
Si segnalano anche i sindacati che si sono dovuti adeguare alla riduzione a 4 ore dello sciopero dei trasporti locali, "ma sarà comunque una giornata catastrofica" quella di domani, venerdì 29 novembre. Politicamente, tiene invece banco la questione centrodestra: "Non è finita bene. Il governo è andato sotto sul canone Rai, lite Lega-Forza Italia. Poi la Calabria. La sensazione è che qualcosa non funziona".