La rivolta del Corvetto, "poveri maranza": cosa scrivono i giornaloni
Sono tre i temi dominanti sui giornali, "oggetto di trattamenti assai diversi". Daniele Capezzone comincia così la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi.
Il primo è il cessate il fuoco in Libano annunciato martedì sera, "un successo politico e militare di Netanyahu. La conferma dello schema che a qualcosa che assomigli alla pace si può arrivare attraverso la forza. Peraltro Netanyahu si è riservata la possibilità di colpire nel caso gli attacchi di Hezbollah riportano".
Secondo tema: la rivolta di Milano. "Libero valorizza tantissimo la notizia, ma su gran parte dei quotidiani la cosa viene nascosta. Corriere della Sera pagina 21, La Stampa pagina 17, Repubblica pagina 17. E, attenzione, su tre quotidiani, Avvenire, Stampa e Repubblica, appaiono commenti comprensivi, se non totalmente giustificativi, rispetto agli immigrati rivoltosi. Dietro ai sociologisti d'accatto e alla social injustice si percepisce che il cuore batte di là..."
Terzo, anche questo significativo perché nascosto da Stampa, pagina 20, Repubblica pagina 23, Il Fatto quotidiano breve a pagina 14, "una cosa decisiva per la vita dei cittadini: lo sciopero, frega niente a nessuno. Significherà qualcosa, mettetevi nei panni di un cittadino italiano, non necessariamente un elettore di destra, che però c'ha il problema di andare a lavorare, della sicurezza e della immigrazione irregolare che morde. A pagina 20 saprà qualcosa degli scioperi e da quelle parti troverà anche un commentino sui maranza che porelli... Ora, secondo voi, quell'italiano cosa farà: farà a brandelli il quotidiano o la darà direttamente alle fiamme?".