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Canone Rai, Lega e Forza Italia divise: "Sì al taglio", "Ritirino l'emendamento"

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Sulle sorti del canone Rai ancora non ci sono certezze. Restano infatti le divisioni all'interno della maggioranza. La Lega, che ha presentato l’emendamento alla manovra per confermare il taglio da 90 a 70 euro, si dice sicura che, alla fine, si riuscirà "a trovare il giusto punto di equilibrio". "Credo che la maggioranza sia compatta - ha spiegato a LaPresse il capogruppo del Carroccio in commissione Vigilanza Giorgio Maria Bergesio - noi non stiamo sottraendo risorse alla Rai, ma le prendiamo dalla fiscalità generale come condiviso" nella manovra 2024 "da tutto il centrodestra compatto. Se riduciamo di 400 milioni di euro l'importo del canone prendendoli dalla fiscalità generale li prendiamo dalle tasse che i cittadini già pagano".

Non è d'accordo sulla riduzione Forza Italia: "Il taglio del canone Rai non serve a niente, noi non siamo d’accordo, perché se fai il taglio poi si danno alla Rai 400 milioni che sono dei cittadini, quindi se non è zuppa è pan bagnato", ha replicato Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri che siede in Vigilanza. 

 

 

E ancora, il senatore di Forza Italia Dario Damiani, in una pausa dei lavori della commissione Bilancio del Senato: "Il canone Rai è un tema divisivo, è stato sancito dal vertice di ieri. Ci sono tante ottime proposte che trovano condivisione di tutta la maggioranza, lavoreremo su quello. Il ritiro credo sia la soluzione".

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