FdI, la fiamma va tolta? Non si scelga per calcolo elettorale
Pronostico: la fiamma non la toglierà nessuno dal simbolo di Fdi. La “proposta” – improvvida o dettata che sia – del ministro Ciriani pare sia già archiviata. Mica per ideologia, guai solo a pensarlo. L’ultima trovata (che non credo sia farina del sacco di Giorgia Meloni perché sarebbe assai deludente) è che se con un simbolo prendi il 30 per cento non si cambia. Insomma, quello che rappresenta una storia, per alcuni diventa una specie di portafortuna, un amuleto. Non dovrebbe essere così invece. È che si dovrebbe spiegare bene che cosa può aver fatto di male ai successori dei Msi e di An poi, un simbolo ricco di storia e di gloria quale la fiamma tricolore, “trapezio” incluso, peraltro sparito dal logo di Fdi perché troppi si impicciavano del suo significato.
È sicuramente legittima la discussione, anche se dovrebbe essere materia da congresso. Ma certamente è più difficile comprenderne il senso, ovvero se c’è uno scopo più “politico” nel parlare di eliminazione di quel simbolo. Scrivo nel nome della mia gioventù, che forse molti disconoscono senza colpa. Ma trovo una leggerezza intollerabile in una discussione che dovrebbe essere più seria rispetto alla voglia di negare ciò che si è stati. Mai fatto un saluto romano? Vorrei dire a molti. Persino a chi ha la faccia di dire «ancora con Almirante?». Il salto dal trapezio è stato già compiuto, perché quest’ennesima opera un po’ buffa per come è resuscitata improvvisamente? (...)