Conte, "onestà": fischi e cori alla kermesse Nova, chi spunta tra i contestatori
Piccola contestazione all’inizio dei lavori dell’assemblea costituente M5s: una ventina di attivisti, sotto la sigla dei ’Figli delle Stelle', ha infatti inscenato un flashmob davanti al Palazzo dei Congressi dove si sta svolgendo Nova. Con loro, anche un ex deputato pentastellato, Marco Bella. Nessuna piega da parte degli organizzatori di ’Nova' per l’intermezzo, che - riferiscono - era annunciato. Né si è scomposto Giuseppe Conte, che ha accolto la manifestazione assicurando che "siamo aperti anche al dissenso", non senza ammonire peraltro che "così tradite lo spirito del Movimento 5 Stelle".
Il riferimento è alla campagna per l’astensione dal voto online portata avanti dai contestatori della linea-Conte che mettono in discussione tutto il percorso assembleare. "Non siamo assolutamente d’accordo con questa assemblea, che non è stata chiesta da nessuno. Men che meno da noi che siamo gli attivisti veri pentastellati, che teniamo ai principi fondamentali del Movimento che sono stati calpestati", ha detto uno di loro. E ancora: "Avete dimenticato tutto, siamo nati tra i banchetti e non in un teatro". Torna così anche lo slogano delle origini, "Onestà, onestà" scandito indossando magliette con il simbolo M5s e le facce di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio.
"La trasversalità e il limite dei due mandati non sono posizioni superate ma pilastri che hanno consentito alla nostra comunità politica di porsi come unica alternativa al sistema partitico, superarli non è un’evoluzione ma, piuttosto, un’omologazione alla partitocrazia per poi diventarne parte integrante. Un cambio radicale in questa direzione significa, in poche parole, diventare ’un partito come tutti gli altrì", hanno poi spiegato, con tanto di comunicato gli stessi ’Figli delle Stelle'. "Nutriamo forti dubbi sulla leadership di Giuseppe Conte pur non contestando l’ottimo lavoro da Pdc svolto nella passata legislatura. Riteniamo che l’attuale dirigenza voglia modificare le regole fondative per consolidare il proprio potere, proponendo un modello verticistico, lontano dai valori e dalle idee di Grillo e Casaleggio", hanno proseguito. "Quale partito del globo terracqueo cancella 70mila iscritti per una questione interna?", dice l’ex deputato M5s Marco Bella.