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Vincenzo De Luca-Pd, rumors sull'accordo-farsa: "Chi vuole mettere al suo posto"

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Che ne sarà di Elly Schlein e del Pd in Campania. In vista delle elezioni regionali del 2025, la segretaria ha già detto no al terzo mandato di Vincenzo De Luca, che più che governatore è il mammasantissima del centrosinistra non solo tra Napoli e Salerno, ma direttamente di tutto il Mezzogiorno. Una scelta di principio che rimanda alla famosa "lotta ai cacicchi" annunciata nel giorno del suo insediamento al Nazareno ma che sa anche di clamorosa mossa "tafazziana" perché senza lo Sceriffo o ancora peggio con uno Sceriffo che giocasse contro, per i democratici mantenere la regione sarebbe pura utopia, vera e propria fantascienza politica.

Il Secolo d'Italia, a margine della presentazione napoletana di Perché l’Italia è di destra, l'ultimo libro di Italo Bocchino, ha raccolto un parere molto interessante, quello di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e sempre molto ben informato su quello che accade nei palazzi del potere della Campania, soprattutto nei corridoi.

 

 

 

"Vi posso garantire che De Luca non si vuole candidare, De Luca sta alzando il tiro per determinare a un certo punto chi sarà il suo successore e sarà il suo elemento di caduta, della via d’uscita o meglio una strategia", assicura l'esponente di Fratelli d'Italia. "De Luca è un uomo molto intelligente, sa bene che da solo sarebbe perdente e farebbe una figuraccia e questo non lo farebbe mai e deve trovare la sponda nel suo partito da una posizione di forza così come sta facendo".

 

 

 

Insomma, è la tesi di Cirielli, Pd e De Luca divisi sarebbero entrambi due cavalli azzoppati. Conviene dunque trovare una intesa che permetta ai due litiganti di non perdere la faccia e mantenere la poltrona, in un modo o nell'altro. "Alla fine farà un passo al lato e proporrà un nome suo, io sono anche convinto che il Pd dirà di sì".

 

 

 

E il centrodestra che speranze ha di inserirsi in questa partita? "Io dico che la Campania vuole un rinnovamento, un cambiamento, la coalizione che saprà interpretare questa aspirazione al deluchismo sicuramente sarà quella che vincerà". La candidatura potrebbe proprio venire dal partito di Giorgia Meloni: "Fratelli d’Italia ha il triplo dei voti di Lega e Forza Italia a livello nazionale, ha solo una Regione orientativamente e una candidatura che è quella del Lazio che abbiamo espresso. La Lega, Lombardia e Veneto per il passato. Forza Italia, la Sicilia e Piemonte, parlo di regioni grandi, credo che Fratelli d’Italia con numeri alla mano dovrebbe avere sei regioni grandi come quelle, per cui sono convinto che a parte la Campania, anche la Puglia, probabilmente qualche altra regione, deve essere di indicazione di Fratelli d’Italia".

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