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Sandro Ruotolo, la crociata in Commissione Ue: "Bandire X, Elon Musk è pericoloso"

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Non solo ha cancellato il suo profilo su X in aperta protesta col proprietario Elon Musk, adesso l'europarlamentare dem Sandro Ruotolo ha deciso anche di fare guerra alla piattaforma parlando di conflitti di interessi e ingerenze politiche "potenzialmente pericolosi". L'esponente del Pd ha poi mosso un'accusa pesante all'imprenditore miliardario: "C’è il fondato sospetto che possa utilizzare i media di sua proprietà per influenzare la politica europea per scopi politici ed economici". 

Di qui la decisione di presentare un’interrogazione alla Commissione europea, con la richiesta di capire se l’attuale legislazione europea sia sufficiente a proteggere le istituzioni democratiche dall’uso politico del social X e se sia possibile anche bandire la piattaforma dai dispositivi istituzionali dell’Ue come fatto per TikTok. "L’ingresso di Elon Musk nell’amministrazione del presidente Trump - ha scritto Ruotolo nel testo dell’interrogazione - solleva interrogativi sulla sicurezza democratica europea, dato il potere mediatico e la potenza economica del magnate americano. Musk ha utilizzato la propria Piattaforma X per sostenere e favorire la candidatura del presidente Trump". 

Il dem è poi tornato sulla critica che il ceo di Tesla e SpaceX ha espresso nei giorni scorsi sui giudici italiani responsabili del mancato trattenimento di migranti in Albania. "In Italia Musk ha criticato le decisioni della magistratura, costringendo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a intervenire - ha continuato Ruotolo -. I suoi conflitti di interessi si estendono a settori strategici e potenzialmente pericolosi dell’economia, come quello automobilistico (Tesla), spaziale (SpaceX), telecomunicazioni satellitari (Starlink) e social media (X). Ciò lo rende un attore chiave nelle sfide geopolitiche globali, con il fondato sospetto che possa utilizzare i media di sua proprietà per influenzare la politica europea per scopi politici ed economici. Inoltre il procedimento avviato dalla Commissione europea il 18 dicembre ai sensi della legge sui servizi digitali dimostra preoccupazioni circa l’uso di X per la disinformazione e la mancata gestione dei contenuti illegali".

Infine, le conclusioni. Ruotolo ha chiesto all'esecutivo europeo se "ritiene che la legislazione attuale sia sufficiente a proteggere le istituzioni democratiche, i cittadini e i dati personali dall’uso politico di X". E ancora: "Quali azioni intraprenderà per mitigare i conflitti di interessi e gli abusi da parte di Musk? Considererà un divieto di X sui dispositivi istituzionali, come con TikTok?". A firmare l’interrogazione promossa da Ruotolo sono stati 34 parlamentari europei, tra cui molti del Pd e alcune figure di spicco del Gruppo S&D.

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