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Elly Schlein esulta, "stiamo arrivando!": esulta? Tutto ridere: toh, cosa scorda

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Il centrosinistra ha fatto giusto in tempo a portarsi a casa Emilia-Romagna e Umbria, che subito Elly Schlein si è montata la testa. "Il 2024 è stato un lungo anno elettorale e noi siamo soddisfatti perché si sta vedendo che un’alternativa alla destra c’è. Nelle Regioni in cui si è votato siamo partiti 6 a 1 per loro e ora siamo 4 a 3. Meloni, stiamo arrivando". La minaccia - se così la si vuole definire - arriva dalle colonne del Corriere della Sera dove la leader del Pd fa sapere che "da quando sono segretaria il Partito democratico è cresciuto in tutte le competizioni elettorali sia dove abbiamo vinto sia dove abbiamo perso".

Lungi però dal pensare che Schlein e dem siano supponenti. Anzi, il Pd "non ha nessuna presunzione di autosufficienza ed è il motivo per il quale siamo quelli più testardamente unitari e continueremo su questa strada perché non abbiamo nessuna volontà di fare da soli". D'altronde le due vittorie i dem le hanno ottenute con il cosiddetto "campo largo", un'ammucchiata del centrosinistra. Ma a suo dire la capacità del Pd è stata anche quella di aver "ritrovato un’anima, un profilo chiaro e una forte connessione con la sua gente. Sanno da che parte trovarci, sanno che interpretiamo la sinistra come uno strumento nelle mani di quell’Italia che fa più fatica per migliorare la propria vita".

 

 

E con questa esaltazione, ecco che Schlein si sbilancia: "Noi lavoriamo per arrivare a elezioni prima della scadenza perché, visti i danni di questi due anni, non vogliamo vederne per altri tre". Tornando al successo alle regionali "sono stati due gli ingredienti che hanno fatto la differenza: l’unità e l’umiltà. L’unità non solo della coalizione, ma anche del Pd. L’umiltà perché Stefania (Proietti, la vincitrice del voto regionale in Umbria, ndr) non ha mai ceduto alle provocazioni di una destra aggressiva e perché de Pascale (Michele, vincitore del voto regionale in Emilia Romagna, ndr) si è dato all’ascolto dei cittadini per capire dove si può fare di meglio, a partire dalla nostra priorità che è la sanità pubblica". Ma su un dettaglio Schlein non si sofferma, ossia le tornate regionali. Sì perché da quando c’è il governo di Giorgia Meloni, il centrodestra ha vinto in 11 regioni e perso in 3 (Sardegna per pochi voti, Emilia Romagna e Umbria, storicamente regioni rosse).

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