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Delmastro, Giorgia Meloni: "Ha detto che gode nel vedere non respirare la mafia. Vi scandalizza?"

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Il sottosegretario Andrea Delmastro "ha detto che gode nel vedere non respirare la mafia" e non i detenuti, "se questo vi scandalizza, ne prendo atto": Giorgia Meloni lo ha detto rispondendo alle domande dei cronisti prima dell'inizio dei lavori della seconda giornata del vertice G20 in Brasile. Il suo è stato un commento alle parole pronunciate qualche giorno fa dal sottosegretario alla Giustizia.  Una difesa chiara, netta, del sottosegretario alla Giustizia, nel mirino da giorni del fronte progressista che ne chiede addirittura le dimissioni.

E non a caso, le parole della Meloni hanno fatto saltare la proverbiale mosca al naso alle sinistre. In prima fila Debora Serracchiani: "Toppa peggio del buco. Oggi la presidente del consiglio passa il tempo a dare interpretazioni improbabili alle parole inqualificabili del suo governo. Dopo Valditara, Meloni arriva addirittura a difendere le dichiarazioni indegne di Delmastro che ha detto, testualmente, che non lasciare respiro ai detenuti è un'intima gioia. Meloni ha sbagliato anche oggi: invece di difendere Delmastro avrebbe dovuto pretenderne le dimissioni", ha sparato la responsabile nazionale giustizia del Pd.

Quindi Raffaella Paita, coordinatrice di Italia Viva: "Il sadismo di Delmastro è imbarazzante. Ma più imbarazzante di lui c’è solo la difesa a spada tratta di Giorgia Meloni. Utilizzare la mafia come alibi per giustificare la disumanità del sottosegretario la dice lunga sulla mancanza di etica e di morale di questo Governo", ha scritto su X. E ancora, Matteo Renzi, il leader di IV che con Delmastro, per la frase in questione, ha ingaggiato un aspro duello personale. "Nessuno ha detto della mafia. Meloni mente sapendo di mentire perché Delmastro è un amichetto suo. Delmastro non ha parlato di mafia". Peccato però che le dichiarazioni di Delmastro siano piovute alla presentazione a Roma di una nuova auto per il trasporto di detenuti al regime del 41 bis e di alta sicurezza, ossia regimi carcerari di strettissima pertinenza mafiosa.

Tant'è, dal Brasile, Meloni ha poi detto la sua anche sulle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara alla presentazione della fondazione Giulia Cecchettin, la giovane di Vigonovo uccisa dall'ex un anno fa: "Il tema della violenza sulle donne è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere. Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante: ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un'incidenza significativa dell'immigrazione illegale di massa su questa materia. È una delle ragioni per le quali l'Italia lavora e continuerà a lavorare per fermare l'immigrazione illegale di massa. Credo che ci siano anche delle ragioni culturali che dobbiamo continuare a combattere, per paradosso aumenta la violenza sulle donne mentre le donne acquisiscono più spazio: questo è qualcosa che deve sicuramente farci riflettere". 

Parlando delle regionali in Emilia Romagna e Umbria vinte dal centrosinistra, la premier ha detto: "Bisogna sempre accettare e ascoltare quello che dicono i cittadini, io sono ancora molto ottimista circa quello che sia il consenso dei cittadini, poi certo bisogna interrogarsi su cosa non è andato. Credo che non vincere sempre possa aiutare a mantenere i piedi per terra.  I cittadini hanno sempre ragione. Sono particolarmente dispiaciuta soprattutto dalla non conferma del governo" in Umbria. Infine ha aggiunto: "Io ho sostenuto e rivendico la candidatura di Donatella Tesei". 

Infine, alla domanda sulle polemiche della sinistra relative alle parole di Elon Musk sui giudici italiani, la premier ha inchiodato con sarcasmo l'opposizione: "Tra le tante imprese di Musk c'è l'aver costretto la sinistra a rivendicare la sovranità nazionale. Penso che le parole del presidente Mattarella siano state importanti e sono sempre contenta quando sento difendere la sovranità contro il rischio di ingerenze. Mi fa però sorridere la sinistra che si straccia le vesti contro le ingerenze quando hanno chiesto a Scholz di dire come votare agli italiani o quando hanno chiesto all'Ue di aprire una procedura di infrazione" contro l'Italia.

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