Laura Boldrini, l'ultima sparata: "Gli scafisti sono l'anello debole"
«Fa sempre così: presenta un emendamento per modificare la lettera di un comma e poi ne approfitta per un predicozzo sull’immigrazione...». Chi? Laura Boldrini, ovvio, deputata del Pd. Commissione Affari costituzionali della Camera. Ieri mattina. In agenda c’è la discussione, e il voto, sugli emendamenti al “decreto flussi” migratori, che comprende anche la lista dei “Paesi sicuri”. Una delle proposte di modifica la presenta, naturalmente, anche l’ex presidente della Camera (respinta, come tutte quelle depositate dall’opposizione). Ma più che l’oggetto dell’emendamento, è significativo ciò che Boldrini afferma durante il suo intervento fiume (concluso solo dopo l’insistenza della presidenza). «Ci ha detto», rivela Edoardo Ziello, deputato della Lega, «che noi non dobbiamo avercela con gli scafisti perché “lo scafista è l’anello debole della catena”. Non ci sono parole per descrivere questa follia».
«UNA LEZIONCINA»
In assenza - al momento - di un resoconto stenografico, occorre chiedere conferma ad altri esponenti della commissione Affari costituzionali di Montecitorio. E la conferma c’è. «È vero, ha detto proprio così. E dopo la sua “lezione” è andata via», rivela un componente della maggioranza. Peraltro “lezione” la mattina, assenza il pomeriggio, riferiscono le stesse fonti. «Lotta all’immigrazione clandestina e sicurezza nelle città: sempre!», aggiunge Ziello. «Boldrini ci ha spiegato come gestirebbe lei il dossier, ci ha detto che non volendo noi incrementare le quote dei “flussi”, questo incentiverebbe l’azione degli scafisti, che sono l’anello debole della catena. Ecco il contesto della sua affermazione».
Del resto basta fare una breve ricerca d’archivio per capire come la pensi Boldrini sul tema. «Facile fare gli slogan; che cosa vuol dire affondare le imbarcazioni degli scafisti?» (22 aprile 2015); «è falso che Ong e scafisti si diano appuntamento in mare, non ci sono evidenze in merito» (16 novembre 2022), solo per fare un paio di esempi. Una settimana fa l’ex presidente della Camera si è recata in visita ispettiva al centro di trattenimento di Gjader, in Albania. L’esame in commissione del disegno di legge governativo si concluderà giovedì. Poi la palla passerà all’aula di Montecitorio, dove il voto finale sul provvedimento è previsto il 26 novembre.
Ieri sono stati approvati, tra gli altri, due emendamenti proposti da Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione. Il primo prolunga il trattenimento dei professionisti sanitari cubani entrati nel nostro Paese per far fronte a carenze di organico (richiesta, in particolare, del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto). Il secondo prevede che le associazioni di rappresentanza dei lavoratori stranieri iscritte al registro “associazioni ed enti” che operano in favore degli immigrati, possano svolgere il compito di accompagnamento dei lavoratori in ingresso fino all’assunzione tramite percorsi formativi e canali di dialogo con prefetture e questure.
GLI SBARCHI
Ieri 48 migranti sono sbarcati a Lampedusa. Si tratta di aspiranti profughi di nazionalità bengalese, pakistana e siriana. Il gruppo è stato avvistato e bloccato dai Carabinieri dopo aver imboccato la strada di Ponente. Ai militari, glo uomini hanno riferito di essere partiti sabato dal porto libico di Abu Kammash. In tutto, ieri, sull’isola si sono registrati tre arrivi per un totale di 163 persone sbarcate. Adesso nella struttura di accoglienza di contrada Imbriacola sono presenti 165 migranti.
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