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Daniele Capezzone, "al Domani non si tengono più": come titolano dopo il voto

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"Si è votato in Emilia Romagna e in Umbria e si è registrata una significativa battuta d'arresto per il centrodestra". Daniele Capezzone apre così la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi. 

Più prevedibile la sconfitta in Emilia Romagna, nota il direttore editoriale di Libero, "con una performance non buona della candidata (Elena Ugolini, ndr) e dei partiti della coalizione". Meno prevedibile il risultato in Umbria, "e altrettanto non buona la performance di candidata (Donatella Tesei, la governatrice uscente, ndr) e coalizione". "Da destra si potrebbe ipotizzare che non sempre ci si può accontentare della efficacia onnicomprensiva della polizza Schlein, ci sono momenti in cui gli elettori si chiedono dove sia il governo su tasse, sicurezza e immigrazione. Volevamo Milei, ci avete dato Bandecchi con un poco di amarezza".

Detto questo, "è francamente un po' patetico che a sinistra suonino le fanfare, la marcia dell'Aida. Qua non entrano gli elefanti ma Tommaso Ciriaco, Francesco Bei e Flavia Perina. Si fa la marcia trionfale con quello che c'è", aggiunge sorridendo Capezzone. "Voi capite che... vabbè, pigliamola a ridere".

Il titolo più divertente, conclude il direttore, è "quello di Libero: Elly Schlein si sente già premier", dopo 10 sconfitte su 11 alle ultime elezioni regionali. Grande gioia invece su Avvenire, mentre "al Domani non si tengono più: 'Il centrosinistra fa doppietta, Pd straripante, flop delle destre'. Anche un po' meno poteva bastare. E La Stampa da battaglia... 'Rivincita Schlein, avviso a Meloni'. E poi la fanfara di Repubblica, 'la vittoria del campo largo. Sconfitti gli sciacalli dell'alluvione'. E poi l'editoriale di Bei, immaginatelo con la marcia trionfale dell'Aida".


 

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