Cerca
Cerca
+

Romano Prodi, amaro sfogo al seggio: "Va a finire male", è paura a sinistra

  • a
  • a
  • a

Un amaro sfogo quello di Romano Prodi, che va a votare per le Regionali in Emilia-Romagna facendo i conti con una bassa affluenza. "Ormai è da anni che in tutto il mondo democratico" con l'affluenza alle urne "si cala, si cala, si cala, dopodiché - è il commento del già presidente del Consiglio intercettato al liceo Galvani - si va a finir male, e si vede già che vanno a finir male tante cose". In attesa di conoscere i nomi dei due nuovi presidenti di Regione (oltre all'Emilia-Romagna c'è l'Umbria), un dato è certo: la bassa affluenza.

E, se comparata al 2020, il paragone è impietoso. Pur tenendo conto che all'epoca si votò in un solo giorno, e che stavolta i giorni a disposizione sono due (anche oggi fino alle 15), alle 12 di ieri aveva votato l’11,57 per cento in Emilia-Romagna (contro il 23,44 delle precedenti elezioni) e il 9,54 per cento in Umbria (contro il 19,55 delle precedenti). Alla chiusura delle urne, ieri, invece, alle 23, aveva votato il 35,77 in Emilia Romagna (contro il 67,67 per cento delle precedenti elezioni) e il 37,79 in Umbria (contro il 64,69 per cento). Nulla di cui stupirsi, soprattutto per la Regione governata fino a ora da Stefano Bonaccini. A contendersela il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, candidato del centrosinistra, ed Elena Ugolini, sostenuta dal centrodestra. Il Campo Largo, quello che vede insieme tra gli altri Pd e Movimento 5 Stelle, spera di riuscire a vincere, ma il dato sulla partecipazione sembra allarmarli. 

 

 

Stando agli analisti, infatti, una bassa affluenza in Emilia Romagna potrebbe essere figlia della recente alluvione: a non recarsi alle urne potrebbero essere in primis gli elettori di centrosinistra, che potrebbero aver bocciato la gestione dell'emergenza. Inoltre, anche quanto accaduto recentemente in Liguria, dove con la complicità della bassa affluenza il centrodestra ha sovvertito i pronostici finendo col vincere la disputa elettorale, è un segnale che dalle parti del centrodestra viene intercettato con ottimismo.

Dai blog