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Emilia-Romagna e Umbria al voto: "Crolla l'affluenza", il dato che strizza l'occhio al centrodestra

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Affluenza ancora bassa in Emilia-Romagna. Si attesta infatti attorno al 30 per cento alle ore 19. Un dato in calo netto rispetto alle precedenti regionali (56,7 per cento) quando però si votò in un solo giorno. L'affluenza è sostanzialmente in linea con il dato delle comunali del 2021, quando l'affluenza finale superò di poco il 50 per cento. Mentre in Umbria il dato è di poco superiore al 31 per cento. La precedente tornata elettorale aveva invece registrato il 58,80. 

Che gli elettori alle urne siano diminuiti rispetto alle precedenti elezioni lo si vedeva già intorno alle 12. A quell'ora in Umbria l'affluenza registrata era del 6,85%, nettamente più bassa rispetto al 2019, quando alle 12 si era fermata al 19,55 per cento. Stesso discorso per l'Emilia-Romagna, attorno al 10,09 per cento. Anch'esso in calo rispetto all'affluenza del 2020, quando alle 12 si era recato ai seggi il 23,44 per cento degli aventi diritto. 

Ma i numeri sorridono al centrodestra. Soprattutto in Emilia-Romagna. Sì, perché una bassa affluenza potrebbe favorire la coalizione al governo. Stando agli analisti, una bassa affluenza in Emilia Romagna potrebbe essere figlia della recente alluvione: a non recarsi alle urne potrebbero essere in primis gli elettori di centrosinistra, che potrebbero aver bocciato la gestione dell'emergenza. Inoltre, anche quanto accaduto recentemente in Liguria, dove con la complicità della bassa affluenza il centrodestra ha sovvertito i pronostici finendo col vincere la disputa elettorale, è un segnale che dalle parti del centrodestra viene intercettato con ottimismo.

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