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Emilia Romagna, Elly Schlein e l'incubo del 39,3 per cento: il tormento della segretaria

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Tutto gira attorno a una percentuale: il 39,3. È questa l'asticella sotto la quale il Pd non può scendere in Emilia-Romagna, altrimenti per Elly Schlein sarebbe un vero e proprio smacco. D'altronde il metro di paragone è il risultato delle Regionali del 2020. Non a caso la campagna elettorale della segretaria dem è molto più assidua nel fortino rosso, rispetto all'Umbria. E questo nonostante la contesa emiliano-romagnola - osserva Il Messaggero - sia meno ardua di quella che si gioca in Umbria. 

Il 39,3 per cento non è però l'unico "problema" per Schlein. In Emilia-Romagna il centrosinistra punta a staccare il centrodestra di oltre 10 punti. Il motivo? Così facendo potrà proseguire con il tanto conteso campo largo. Se invece, come teme qualcuno nel Pd, la differenza tra le due coalizioni a livello regionale sarà di soli 4 o 5 punti, allora suonerà l'allarme a sinistra. Questo potrebbe essere un ulteriore segnale del fatto che la coalizione di centrosinistra non funziona. A differenza di quella nel centrodestra.

 

 

Intanto il candidato del campo largo, Michele De Pascale prova il tutto per tutto: "A ogni attacco sguaiato che la destra fa a questa terra perde un voto, perché anche tanti suoi elettori non si riconoscono in quella narrazione. Ma noi - ha concluso prima del consueto silenzio elettorale - abbiamo affrontato i problemi, non c’è stato un luogo difficile dove io non sia andato, non ho scelto quali interlocutori avere, perché chi governa non può avere paura del confronto. Questi mesi di campagna elettorale me li porterò per sempre nel cuore e nella testa". 

 

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