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"Bruciate Valditara": il gesto choc in piazza a Torino, antagonisti e studenti fuori controllo

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È il "NoMeloniDay", la giornata delle manifestazioni degli studenti contro l'esecutivo. Ovviamente un pretesto per insultare il premier e i ministri, almeno dai gesti e dalle urla che si registrano nelle piazze italiane. A Milano  Il corteo degli studenti del è arrivato in via Filippo Turati, nelle vicinanze del consolato degli Stati Uniti dove ha tenuto un flash mob.

Alcuni partecipanti, indossando maschere rappresentanti Giorgia Meloni, il presidente statunitense Donald Trump, l’ex presidente Usa Joe Biden, il magnate Elon Musk e il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, hanno srotolato una bandiera palestinese macchiata di rosso e imbracciato fucili finti fatti di cartone. I manifestanti hanno poi intonato cori contro i lavoratori del consolato e gli Stati Uniti. "Gli Stati Uniti sono la nazione più guerrafondaia dell’umanità - hanno detto -. Non è possibile che la libertà ce la insegni un paese fondato sullo schiavismo". Insulti anche contro le forze dell’ordine schierate: "La polizia è qui per difendere chi lavora negli uffici di chi è complice del genocidio in Palestina. Sono dei pagliacci, sono dei playmobil". Il gesto più grave però si registra a Torino dove è stato bruciato un manichino che raffigura il ministro Valditara. In altre città invece sono stati intonati cori "a testa in giù" sempre riferiti al titolare del Ministero dell'Istruzione e del Merito. L'ennesima pagina vergognosa di una piazza sempre più in preda all'odio. Su cui soffia la sinistra.

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