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"L'Autonomia si farà, esame superato": la verità sul verdetto della Consulta, Calderoli spegne la sinistra

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"L’Autonomia ha superato l’esame di costituzionalità, ed è un’ottima notizia: i rilievi saranno facilmente superati dal Parlamento. Dopo il parere tecnico di ieri sul Ponte sullo Stretto, è un altro passo in avanti decisamente positivo". Così fonti della Lega commentano il verdetto che arriva dalla Consulta sulla legge Calderoli, l'Autonomia differenziata. Il Carroccio spegne lo sbraitare della sinistra che non ha interpretato al meglio l'indicazione dei giudici che se da un lato pongono rilievi su cui spetta al Parlamento intervenire, dall'altro hanno stabilito che è infondato il ricorso alla Consulta sulla legittimità della norme. Ergo, la legge si farà con buona pace della sinistra. 

"La decisione della Corte costituzionale ha chiarito in maniera inequivocabile che la legge sull’autonomia differenziata nel suo insieme è conforme alla Costituzione. Su singoli profili della legge attenderemo le motivazioni della sentenza, per valutare gli eventuali correttivi da apportare", afferma il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, commentando la decisione della Corte Costituzionale. "La stessa Corte nel suo comunicato - rileva il ministro - invita ad assicurare la piena funzionalità della legge e riconosce che l’autonomia differenziata ’deve essere funzionale a migliorare l’efficienza degli apparati pubblici, ad assicurare una maggiore responsabilità politica e a meglio rispondere alle attese e ai bisogni dei cittadinì. Sono esattamente gli obiettivi - sottolinea Calderoli - che vogliamo realizzare e che realizzeremo. Detto ciò, la sentenza non incide sul lavoro che stiamo portando avanti con i negoziati avviati con le regioni, che proseguiranno nelle prossime settimane".   

"La Corte Costituzionale ha confermato la legittimità della legge sull’autonomia differenziata, sancendo ancora una volta che il nostro percorso è in linea con la Costituzione. È una conferma importante e rappresenta un passaggio storico per il Veneto e per tutto il Paese", afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la sentenza della Consulta. "Questo verdetto - prosegue il governatore leghista - di cui attendo di leggere il dettaglio delle motivazioni, rafforza il lavoro svolto negli anni e conferma che l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. La riforma dell’autonomia con questa legge ha aperto un dibattito e riforme importanti per questo Paese. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che talvolta, inaccettabilmente, spesso costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso - precisa - ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo".

Dello stesso parere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "L’Autonomia si farà. I gufi mistificatori e dispensatori di fake news vengono smentiti anche dalla Corte Costituzionale. Un pronunciamento che mette la parola 'fine' a chi, artatamente, ha fino a oggi definito incostituzionale la 'Legge Calderoli' sull’Autonomia differenziata" sottolinea. Già da domani, aggiunge Fontana, "valuteremo nel dettaglio i rilievi formulati dalla Consulta, ma ciò che più conta è che il negoziato non si ferma e il percorso intrapreso va avanti per raggiungere il risultato auspicato dai lombardi".

 

 

 

 

 

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