Anpi, più partigiani oggi che nell'aprile del 1945
Tanti auguri all’Anpi. Che martedì ha festeggiato i suoi ottant’anni. Un bel traguardo ma anche l’occasione per fare un bilancio. Secondo il presidente nazionale dell’associazione dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo, le cose stanno andando a gonfie vele. «Nonostante i tempi che corrono», ha detto, «siamo in forte salute». Già, nonostante i tempi che corrono... o forse proprio grazie ai tempi che corrono. Gridare al ritorno del fascismo, infatti, non paga in termini elettorali (la collezione di sconfitte della sinistra lo dimostra abbondantemente) ma sembra portare bene a livello di “militanza”. «Al termine del tesseramento del 2023», ha spiegato Pagliarulo, «gli iscritti all’Anpi erano poco più di 153mila, di cui circa 24mila nuovi iscritti. L’anno precedente gli iscritti erano poco più di 141mila. È evidente la crescita dell’associazione e la crescita delle donne iscritte, che sono circa il 41 per cento».
Ecco, complimenti a Pagliarulo. Ma non si può non notare un dato quantomeno singolare. Nell’aprile del 1945, nel momento della sconfitta del fascismo dopo una sanguinosa guerra civile, i partigiani erano circa 130mila. Insomma, ce ne sono più oggi che allora. Curioso, visto che da qualche decennio in Italia c’è una democrazia stabile e ci auguriamo che nessuno abbia in programma di riprendere le armi... (...)
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