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Sandro Ruotolo lascia X: "Colpa del silenzio della Meloni su Musk"

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Ormai è un trend, per dirla con il gergo social. Dopo Piero Pelù, a sinistra dilaga la rivolta anti-Elon Musk a causa delle dichiarazioni contro le toghe che stanno bloccano il trasferimento di migranti in Albania.

"Quei giudici se ne devono andare", ha tuonato il magnate di X e Tesla, nominato nella notte a capo del Dipartimento per l'Efficienza governativa dal neo-presidente Donald Trump. Una uscita che ha provocato le reazioni sdegnate tra i progressisti italiani. E così oggi anche Sandro Ruotolo, europarlamentare e componente della segreteria del Pd, annuncia: su X: "Questo che leggerete è il mio ultimo tweet. Ho deciso di lasciare X e lo faccio a malincuore. Mi dispiace innanzitutto per gli oltre 70mila che mi seguivano ma le ultime prese di posizione del signor Musk contro i magistrati italiani, il suo rapporto stretto con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo ruolo politico nell’amministrazione Trump, mi impediscono di continuare a essere presente su X. Il silenzio della presidente Meloni a difesa dei magistrati presi di mira dal signor Musk è insopportabile. P.S. Navigate sugli altri social e mi troverete". 

Poche ore prima, era stato l'ex cantante del Litfiba Pelù ad annunciare la stessa decisione contro le dichiarazioni "neo-totalitarie e neo-imperialiste" di Musk. E mentre Matteo Salvini si complimenta con il magnate di origini sudafricane per l'incarico ricevuto da Trump ("Congratulazioni a Elon Musk e al mio amico Vivek Ramaswamy, nominato dal Presidente Trump alla guida del Dipartimento per l'efficienza governativa, che svolgerà un ruolo cruciale nella nuova amministrazione", scrive su X il segretario della Lega e vicepremier), si moltiplicano le proteste contro l'ultra-miliardario.

"Penso sia giusto e necessario rispettare le dinamiche interne dei singoli Paesi, evitare interferenze e intromissioni", sottolinea Luigi Sbarra, il sindacalista leader della Cisl ospite di Coffee Break a La7.

"Un magnate americano tanto influente nella nuova amministrazione di quel Paese che parla di affari interni allo Stato sovrano italiano, questo è il dato che balza agli occhi - puntualizza invece Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, a 24 Mattino su Radio 24 -. Si intromette nelle questioni dell'Italia dando giudizi immotivati, ingenerosi nella migliore delle ipotesi, senza che nessuno pensi, nel Governo, di rispondere dicendo che questi sono affari dell'Italia su cui non ha titolo a intervenire. Si difendono tanto i confini proprio in materia di immigrazione clandestina e si richiama al dovere supremo di difendere i confini, anche questi sono confini. Ci sono dei confini ideali che non possono essere violati da chi pensa di poter ingerirsi negli affari interni di un Paese sovrano".
 

 

 

 

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