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La sinistra dimentica i caduti italiani di Nassiriya

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Andrea Muzzolon
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Sono passati 21 anni dalla strage di Nassiriya, nel sud dell’Iraq, quando il contingente italiano in servizio nella base Maestrale fu colpito da un attacco kamikaze che causò la morte di 28 persone: 19 erano carabinieri in servizio, mentre i due civili che persero la vita erano un regista con il suo cooperatore, intenti a girare un documentario. Il brutale massacro, causato da un camion imbottito di tritolo che si schiantò a grande velocità contro la base, viene commemorato con cerimonie pubbliche ogni anno per rendere omaggio agli eroi che persero la vita sul campo di battaglia. «La loro morte richiama il valore dell'impegno per la costruzione di un mondo più giusto, libero dalle atrocità della guerra e dal peso dell'oppressione», è stato il ricordo del presidente della Repubblica. «A quanti, operando in aree di crisi, mettono a rischio la propria vita in difesa della pace e dei diritti umani, va la riconoscenza del Paese. Ai familiari dei Caduti, custodi di un sacrificio così elevato, rinnovo la vicinanza degli italiani», ha concluso Sergio Mattarella.


Altrettanto accorato è stato il discorso del premier Giorgia Meloni in memoria dei caduti italiani a Nassiriya: «In questo giorno di ricordo e commozione, la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell'adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore perla Patria. L'Italia non dimentica».
Da tutto il centrodestra, a partire dai leader Tajani, Salvini e, per l’appunto Meloni, si sono levate voci di riconoscenza verso i militari italiani, sia per quelli che sono attualmente impegnati nelle zone di guerra, sia per quanti purtroppo non ci sono più perché caduti sul campo di battaglia.


A mancare è però la voce dell’opposizione: nel campo largo un silenzio imbarazzante si è protratto per tutta la giornata, con poche eccezioni di alcuni parlamentari di secondo piano che hanno commemorato i caduti di Nassiriya. A rompere la cortina di indifferenza nel campo sinistro della politica nostrana ci hanno pensato le deputate del Pd Anna Ascani e Tatjana Rojc.
Ma, oltre a loro, il nulla. Né dal Movimento 5 Stelle né da Alleanza Verdi Sinistra si sono registrate reazioni rilevanti, a partire dall’ex premier Giuseppe Conte e dalla coppia Nicola Fratoianni - Angelo Bonelli. Neppure dalle parti del Nazareno hanno ritenuto sufficientemente degno di importanza dedicare almeno poche righe di una nota al ricordo dei soldati italiani caduti perla Patria. Anche Elly Schlein, impegnatissima nel tour elettorale fra Umbria ed Emilia Romagna per evitare una nuova disfatta dopo la batosta in Liguria, ha sorvolato sulla ricorrenza. Evidentemente, viste le non-razioni dei leader giallo-rosso-verdi, scopriamo oggi che rendere omaggio a chi è morto per l’Italia è una ricorrenza “di destra”.

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