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Anpi contro il profilo del Gran Sasso: "Assomiglia a Mussolini"

Fabio Rubini
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Gli arcigni custodi dell’antifascismo, cioè i militanti dell’Anpi, hanno trovato un nuovo bersaglio per urlare al fascismo. Questa volta a finire nel mirino degli infallibili cecchini pro-Costituzione è stato addirittura il logo turistico del della costa teramana. «Quel logo - tuonano i custodi dell’italica democrazia - non è il profilo del Gran Sasso o una sua evocazione, ma richiama uno dei periodi più bui del Paese».

Proseguono gli Sherlock Holmes del teramano: «Il Gigante è proprio lui, il Gran Sasso, ma il logo non lo mostra, o meglio, se ruotiamo l’immagine di 90 gradi, ci si accorge che il profilo del Gran Sasso sembra evocare la rappresentazione di un dittatore italiano. Sarebbe opportuno, e pertanto lo chiediamo ai sindaci della Costa teramana - conclude il comunicato - modificare il logo che non rappresenta in alcun modo il profilo del Gran Sasso o una sua evocazione, ma richiama uno dei periodi più bui del Paese».

 

 

A convincere l’Anpi che quel logo non c’entra nulla con Benito Mussolini e il fascismo, ci ha provato anche l’autore di quel logo, Carmine Di Giandomenico: «La sfida che mi è stata presentata è avvincente. Accostare tre elementi contrapposti che andranno ad unirsi in un viaggio unico per descrivere e raccontare un territorio meraviglioso: la Montagna, il Mare e il percorso turistico».

Quello che ne è uscito è un logo che, come è facilmente visibile dalla prima foto in alto è che il profilo del “Duce” in realtà è perfettamente sovrapponibile con quella del Gran Sasso. Se poi uno lo ruota, lo guarda, se l’immagina, allora può essere tutto... anche il profilo di Mussolini. A questo punto speriamo che l’Anpi non pretenda di modificare la morfologia della montagna. Ps: anche a Gardone Riviera, dal Vittoriale dannunziano, si vede una collina che la vox populi vuole essere il profilo della mascella del Duce. Che facciamo, modifichiamo anche quella?

 

 

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