Bologna, la lezione di Crosetto al sindaco Lepore: "Voglio dirgli due cose"
"Vorrei dire, senza alcuna acrimonia, al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, due cose": inizia così il messaggio che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha postato su X rivolgendosi al primo cittadino di Bologna in riferimento agli scontri avvenuti per le strade della città sabato 9 novembre. "La prima mi tocca premetterla, a scanso di ogni spiacevole e malevolo equivoco - ha proseguito Crosetto -. Onoro e rispetto il tributo di sangue che la città di Bologna ha pagato sia durante la Liberazione dell’Italia che durante la stagione dello stragismo negli anni ‘70".
A seguire, il secondo punto: "A maggior ragione, però, mi permetto di dirgli che parlare di un governo e di un ministro, il collega ed amico Piantedosi (ministro dell'Interno, ndr), che 'con una regia mirata ci ha mandato le squadracce fasciste in città' è non solo vergognoso verso il Governo e verso il ministro, ma anche che così non fa altro che esacerbare gli animi e soffiare sul fuoco. La migliore, anzi l’unica, risposta a chi - di qualsiasi colore politico sia, rosso o nero - terrorizza e mette a ferro e fuoco una città, picchiando agenti di Polizia e delle Forze dell’Ordine che fanno solo il loro lavoro, deve essere solo una risposta democratica, civile e di protezione della legalità repubblicana, della Costituzione, della democrazia".
Crosetto, infine, ha chiuso con un accorato appello: "Le Istituzioni dovrebbero essere unite in difesa di chi le serve e le difende. La Polizia ha difeso la città da squadracce, semmai. Chi pensa di poter lucrare qualche voto in vista delle elezioni, incitando gli animi alla violenza, fa solo danno all’Italia".
Vorrei dire, senza alcuna acrimonia, al Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, due cose.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) November 11, 2024
La prima mi tocca premetterla, a scanso di ogni spiacevole e malevolo equivoco. Onoro e rispetto il tributo di sangue che la città di Bologna ha pagato sia durante la Liberazione dell’Italia che…