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Bologna, le botte antifasciste alla polizia? "Responsabilità del governo”: il delirio del Pd

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"Spetta a chi ha responsabilità di governo garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l'ordine pubblico": Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Partito democratico, punta il dito contro l'esecutivo per gli scontri avvenuti oggi, sabato 9 novembre, al corteo antifascista a Bologna. Scontri provocati dai manifestanti e che hanno impegnato a lungo la polizia antisommossa, vittima di violente aggressioni. 

"Si tratta di un principio elementare stabilito dal diritto costituzionale che invece viene ignorato dalla maggioranza che preferisce tanto per cambiare buttare la palla nel campo dell'opposizione e attaccarla - ha proseguito la dem nella sua nota -. Non permetteremo che una destra che ha raccolto il consenso su promesse e propaganda securitaria getti fumo negli occhi agli italiani. Piuttosto Salvini prenda le distanze da chi oggi a Bologna ha oltraggiato la piazza della strage con urla e slogan neofascisti. Noi prendiamo le distanze sempre dalle violenze, lui è in grado di condannare questa vergogna?".

Nelle scorse ore, invece, il ministro dei Trasporti ha espresso parole di forte indignazione per le violenze subite dalla polizia a Bologna, parlando di "immagini indegne" e di "centinaia di delinquenti rossi" che "hanno dato la caccia al poliziotto nel centro di Bologna". Poi ha aggiunto: "Quelli non sono manifestanti di sinistra, quelli sono criminali Rossi il cui posto giusto è la galera, non sono le strade di Bologna, chi lancia i sassi e bastoni contro le forze dell'ordine non è un manifestante".

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