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Antifascisti a Bologna, la lezione di Salvini: "Le strade? No, qual è il posto giusto dei criminali Rossi"

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"Da Bologna arrivano immagini indegne, dove nel 2024 centinaia di delinquenti rossi hanno dato la caccia al poliziotto nel centro di Bologna": il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato così gli scontri tra i manifestanti del corteo antifascista e gli agenti della polizia in tenuta antisommossa avvenuti oggi, sabato 9 novembre, durante la manifestazione contro il presidio della Rete dei patrioti, in zona stazione. "Quelli - ha proseguito il vicepremier - non sono manifestanti di sinistra, quelli sono criminali Rossi il cui posto giusto è la galera, non sono le strade di Bologna, chi lancia i sassi e bastoni contro le forze dell'ordine non è un manifestante". 

Parlando a Ravenna per un'iniziativa elettorale, poi, il leader della Lega ha aggiunto: "E il pari lo fa ahimè la mia Milano, dove centinaia di criminali della stessa pasta vorrebbero dare la caccia all'ebreo. Quello che non è accettabile è che ci sia una parte politica che giustifica la violenza e voglio vedere se il signor De Pascale e la signora Schlein condanneranno quelle immagini indegne". In quest'ultimo caso il riferimento è al corteo pro Pal a Milano, dove dal megafono a un certo punto si è sentito dire: "Un applauso ai ragazzi di Amsterdam, che hanno dato una lezione". Una vera e propria giustificazione del pogrom contro i tifosi israeliani aggrediti nella capitale dei Paesi Bassi prima di una partita di Europa League giovedì 7 novembre. 

 

 

 

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