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Elly Schlein farnetica di olio di ricino? La Russa la spiana: "Non vale la pena parlarne"

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Continua la polemica tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta è intervenuto il presidente del Senato Ignazio La Russa che, con una battuta, ha liquidato la segretaria dei dem. "Di che vogliamo parlare. Non ne vale neanche la pena. Osnato ha fatto notare una frase scherzosa, una battuta, poi ci hanno costruito le prime pagine dei giornali - ha spiegato La Russa intervenendo all’evento ’Libertà! L’Europa a 35 anni dal crollo del Murò promosso dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei a Milano - A parte che non sono solo i lavoratori delle fabbriche che hanno i diritti sindacali come ha fatto notare la Cgil, sono anche i dirigenti - ha proseguito La Russa - gli avvocati... No! Gli avvocati non hanno diritti sindacali", ha scherzato la seconda carica dello Stato.

 L'intervento di Ignazio La Russa è arrivato dopo che ieri, venerdì 8 novembre, era andato in scena un battibecco a distanza tra Meloni e Schlein. "Ieri Elly Schlein ha detto che io svilisco i diritti sindacali perché a una trasmissione radiofonica, diciamo leggera, ho risposto a un sms in modo leggero dicendo che non mi sentivo bene ma ero comunque a fare il mio lavoro perché, come voi capite benissimo, qui non c'è nessuno che mi possa sostituire in questo senso - aveva detto Giorgia Meloni -. Chiaramente citavo il tema dei diritti sindacali. Mi dispiace che anche su questo si riesca a fare una polemica su una cosa completamente inutile. Non so cosa si intenda per svilire i diritti sindacali, diritti che questo governo difende molto meglio della sinistra al caviale".

 

 

E la risposta della Schlein non si era fatta attendere. “Io di caviale non ne ho mai mangiato, ma nemmeno posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino; quindi continueremo a stare al loro fianco - ha tuonato la dem -. Meloni si occupi, invece, del salario minimo che ha negato a 3 milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici che non ce la fanno più e non arrivano a fine mese anche se lavorano”. 

Il presidente del Senato si è poi suffermato su due star della musica. Del primo, Vasco Rossi, ha detto di non essere rimasto infastidito dalle sue parole scritto sotto un post che ricordava sua padre antifascista. Il motivo? "Perché fanno riferimento a un suo parente e io capisco che uno possa essere agganciato al ricordo di un parente e quindi le ho trovate, non importa se giuste o sbagliate, ma legittimo che potesse dirle. Lo stesso non si può dire di Taylor Swift, sulla quale La Russa ha speso pesanti parole: "Voglio vedere Taylor Swift, La cantante che è venuta anche a Milano, lì in prima linea con Hamas, a cantare naturalmente".

 

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