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Christian Raimo, il delirio di Elisabetta Piccolotti: "Su di lui un atto di intimidazione politica"

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"In questo Paese si può dare tranquillamente dei 'cialtroni' ai giornalisti del Fatto Quotidiano come fece Giorgia Meloni, ma invece non si può che tutto quello che dice il ministro Valditara è cialtrone, come ha fatto Christian Raimo. Si può dare dei 'cretini' ai giornalisti di Left, del 'maleducato' a Gino Strada, 'poveretto che non sta bene' a Oliviero Toscani, del 'chiacchierone radical chic' a Yanis Varoufakis e si può dire all'Anpi che 'fanno schifo' come fece il ministro Matteo Salvini ma non si può dire che quello che dice il ministro Valditara è arrogante, come ha fatto Christian Raimo. Si può dire che 'la Boldrini deve essere eliminata fisicamente' come fece nel 2016 Monica Bars, la capogruppo leghista in consiglio comunale a Musile di Piave, e poi essere anche ricandidate alla tornata seguente, ma non si può dire che bisogna attaccare politicamente il Ministro Valditara usando una metafora cinematografica come 'colpire la Morte Nera'".  Lo ha dichiarato Elisabetta Piccolotti di Avs.

"Commentando la sospensione di Christian Raimo la destra - ha proseguito la parlamentare rossoverde della commissione Cultura di Montecitorio - dimostra tutta la propria vergognosa ipocrisia, la faccia tosta di chi da anni usa impunemente l'insulto come arma politica ma oggi invoca punizioni sempre più dure per chi dalle fila dell'opposizione osa esprimere il proprio dissenso. Eppure - ha aggiunto - tutto questo non ci sorprende, avendoci ormai fatto l'abitudine".

 

 

Secondo la deputata di Avs, su Raimo ci sarebbe stata una vera e propria intimidazione politica. "Quel che invece ci scandalizza è che l’Ufficio scolastico regionale si sia prestato a una sanzione che ha il sapore di un atto di intimidazione politica rivolto non solo a Christian Raimo ma a tutto il corpo docente - ha spiegato la Piccolotti -. A questo punto è necessario che si faccia chiarezza: qualsiasi docente, fuori dalle aule, dovesse in futuro esprimere un giudizio negativo o dispregiativo nei confronti del ministro dell’Istruzione può essere sanzionato con provvedimenti che vanno dalla sospensione con taglio dello stipendio fino al licenziamento? Noi siamo certi che una tale previsione, ovunque contenuta, o una tale interpretazione dei regolamenti, sia del tutto illiberale e quindi incostituzionale, ragion per cui, come in tanti altri casi precedenti, confidiamo - ha concluso - che anche questo provvedimento sarà annullato".

 

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