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Fausto Bertinotti: "La vittoria di Trump dice una verità che la sinistra non vuol vedere"

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"L'elezione di Donald Trump non rappresenta un vero e proprio pericolo per la democrazia, purtroppo però è un elemento che la ridimensiona drasticamente riducendola a un comando oligarchico sulla società. Ma lui rappresenta solo la punta di una tendenza di oggi, non è l'unico fattore". Così Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera dei Deputati, ai microfoni di Radio Cusano nel corso della trasmissione 5 Notizie condotta da Gianluca Fabi, in merito alla vittoria di tycoon nelle elezioni americane.

E ha proseguito: "Trump ha vinto per due ragioni. La prima è la sua capacità di raccogliere meglio le istanze degli elettori e in generale intercettare meglio il voto popolare. La seconda è l'evidente colpa e incapacità dei progressisti di dare risposte. Gramsci diceva che durante i periodi di transizione, nei momenti di crisi della società nascono i mostri. C'è un'onda di rabbia e rancore causata dalla crisi della civiltà attuale che ha condotto gli elettori nelle braccia della destra, e questo accade in tutto il mondo. Però - ha precisato - la ragione fondamentale della sconfitta della sinistra dei democratici è la scomparsa dei democratici stessi in America, come per l'Europa è la crisi dei partiti di centrosinistra che hanno ceduto alla rivoluzione capitalista e conservatrice, abbandonando i lavoratori. Il popolo americano - ha chiosato - reagisce alla condanna di una sconfitta permanente".

 

 

L'ex presidente della Camera ha terminato il proprio intervento parlando dello stato di salute della sinistra mondiale. "Il tema è che una sconfitta del genere dovrebbe insegnare qualcosa a tutta la sinistra dal punto di vista politico, ma tu trai degli insegnamenti da qualcosa quando hai un bagaglio personale tuo, che io dubito questa sinistra abbia - ha spiegato Bertinotti -. Sono convinto che la vittoria di Trump dice una verità che la sinistra non vuole vedere, ossia che il ciclo storico vincente di questa sinistra è finito. La sconfitta politica di questo centrosinistra così com'è purtroppo insita nel suo essere. Questo perché il centrosinistra di oggi non ha più le energie politiche per attrarre il popolo, per fungere da calamita per gli elettori. È mia opinione - ha concluso - che la sinistra debba dismettere il suo passato recente per ricominciare daccapo". 

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